Omaggio del territorio al suo gioiello più prezioso, risveglio dei sensi e delle memorie, esaltazione di un’antica tradizione viticola-enologica: è “DiVinNosiola, quando il vino si fa Santo”, evento che dal 21 al 30 marzo anima la Valle dei Laghi, tra il Lago di Garda e Trento, costellata da ben sette laghi alpini e piccoli borghi rurali immersi in un paesaggio di frutteti e vigneti.
La 14esima edizione si propone ancora una volta di far risaltare questo patrimonio culturale, gastronomico ed enologico del territorio, legato in modo imprescindibile alla produzione di Vino Nosiola e di Vino Santo Trentino Doc, due tipologie di vinificazione del vitigno autoctono trentino nosiola. Dopo la raccolta in ottobre, gli acini d’uva restano per mesi su dei graticci posizionati nelle soffitte, dove sviluppano delle muffe nobili; a sua volta, l’Ora del Garda, il vento che soffia costantemente da sud nel pomeriggio sulla Valle dei Laghi, ricopre un ruolo fondamentale nel far appassire l’uva e dare al vino e ai suoi derivati quell’aroma unico e inconfondibile. L’attesa dura fino alla Settimana Santa: proprio in quest’occasione viene effettuata la pigiatura dell’uva che segna il passaggio dall’appassimento alla vinificazione.
“DiVinNosiola, quando il vino si fa santo” offre degustazioni e assaggi nelle cantine, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, degustazioni/spettacolo dedicato alle donne, trekking nella natura, viaggi tra saperi, sapori e musica. Di particolare spessore, la degustazione guidata di vino Nosiola e delle vecchie annate di Vino Santo, esclusivo vino da meditazione.