Pizza, da Confine tre chef e un menu

In abbinamento gli Champagne Ruinart

Salvatore Sodano

Gli chef Francesco Sodano, del ristorante Famiglia Rana di Vallese di Oppeano, e Salvatore Sodano, del ristorante Local di Venezia, sono stati milanesi per una sera nella “casa” di Francesco Capece e Mario Ventura, Confine, Pizzeria con cantina nel centro città, in occasione di Pizza Week-Milano Edition 2024, dal 6 al 13 luglio. Nel loro locale, Francesco Capece e Mario Ventura hanno portato a Milano il loro modo di intendere la pizzeria: un luogo di incontro, di esperienze, dove riscoprire il piacere di stare a tavola con un servizio impeccabile e un’offerta di altissima qualità tra impasti, cucina e cantina, cercando di cambiare l’esperienza del cliente in pizzeria. ‘’Abbiamo voluto creare un luogo dove per ognuno si possa studiare una proposta ad hoc, innalzando il percepito di questa tipologia di ristoranti. Ecco perché nei menu degustazione serviamo pizze a spicchi e non intere, una sola fetta per concentrarci al massimo in termini di gusto e attenzione gustativa, su una porzione inferiore di prodotto, ma esplosiva in termini di sapore’’ afferma Capece.

Così, nella serata del 9 luglio, la cena da Confine ha visto i tre chef creare un menu di sei portate in abbinamento agli Champagne Ruinart, la più antica Maison de Champagne: una sola fetta di pizza alla volta, che racchiude ed esprime al meglio la filosofia gastronomica, la creatività, la competenza di ognuno. In assaggio nel menu, Pasta fagioli e cozze (Frittatina di pasta mista di Gragnano con fagioli di Controne e cozze, sedano e maionese alla ‘nduja), Porro tra fumo e cenere (Porro arrosto, gel di aglio nero, composta di limone sfusato amalfitano, lardo di Pata Negra, emulsione e cenere di cipollotto), Baccalà velato (Focaccia all’acqua di carote, emulsione di carote alla scapece, baccalà mantecato, bottarga di tonno rosso, aglio nero ossidato, menta e gel di carote), Fake Babaganoush (Pizza fritta e al forno, melanzana alla brace, ketchup di pomodoro San Marzano, coriandolo, menta, basilico thai, caciocavallo stagionato).

Tre le eccellenze della Maison Ruinart che hanno accompagnato l’esperienza gastronomica: Ruinart Blanc de Blancs Jéroboam, ottenuto esclusivamente da uve Chardonnay, un vino delicato che unisce freschezza e rotondità; R de Ruinart Vintage 2016, un armonioso equilibrio tra la struttura del Pinot Noir, le note fruttate del Meunier e la freschezza dello Chardonnay; Ruinart Rosé, la Cuvée intrigante, esotica e audace della Maison.