Se ne è andato alla vigilia di Vinitaly Umberto Cesari, 79 anni, fondatore dell’omonima azienda di Castel San Pietro Terme (Bo), grande appassionato e sostenitore del Sangiovese di Romagna, un vino che aveva reso grande, grazie alla sua lungimiranza e alla sua forza che avevano condotto l’azienda che porta il suo nome a essere riconosciuta in tutto il mondo. La qualità e il pregio dei suoi vini gli hanno fatto conquistare premi ai più importanti concorsi internazionali, cosa che lo riempiva di orgoglio. Umberto Cesari era un grande uomo, pratico e concreto, di carattere, sempre gentile e disponibile, di rara umanità. Attaccatissimo alla famiglia, alla moglie Giuliana, che ha creato l’azienda insieme a lui, e ai figli Ilaria e Gianmaria, amministratore delegato, che prosegue il lavoro del padre con cui negli ultimi anni lavorava fianco a fianco, è stato un imprenditore che ha puntato fin dall’inizio sulla qualità (l’azienda è stata fondata nel 1967 sulle colline imolesi) e ha fatto tantissimo per la valorizzazione del vino di Romagna e del Sangiovese in primo luogo, quando nessuno ci credeva, combattendo contro una mentalità che non dava alcuna chance al vino romagnolo. Era un imprenditore che vedeva lontano, aperto alla ricerca e alla sperimentazione e già alla fine degli anni Ottanta aveva compreso che il vino nasce nel vigneto, dando importanza alla selezione clonale come ai portainnesti, e che la tecnologia svolgeva un ruolo importante nella qualità: per questo era preziosa la sua collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e con il Centro della ricerca e della sperimentazione di Tebano (Ra), l’Esave, della Regione Emilia Romagna. Umberto Cesari aveva indubbiamente una marcia in più, ma, come diceva sempre, da giovane aveva “battuto” i marciapiedi di tutto il mondo per proporre e vendere il suo vino, con fatica e testardaggine. Oggi, il suo Tauleto, Sangiovese in purezza di grandissimo pregio, il Liano, il Laurento, la linea Moma, la cui etichetta è legata ai giovani artisti e designer con l’Umberto Cesari Art Contest, il Resultum, ancora un sorprendente Sangiovese in purezza, sono sulle migliori tavole del mondo.