Lisbona è una delle città più belle e amate del mondo; il suo fascino caratteristico però non è dato solo dagli straordinari monumenti, dai quartieri caratteristici o dai locali tradizionali: la città infatti ha una tradizione gastronomica ricca e variegata che ancora oggi la rende una delle mete preferite del turismo di nicchia, alla ricerca di una cucina raffinata, generosa e unica nel suo genere. Lisbona, bagnata dal fiume Tago e affacciata sull’Oceano Atlantico, è sempre stata un punto d’incontro di diverse culture e sapori: la sua cucina è molto ricca e si basa soprattutto sul pesce.
Una delle prelibatezze più caratteristiche della capitale sono senz’altro le sardine, il piatto principale anche della festa di S. Antonio, il patrono della città, che si svolge ogni anno a giugno.
Le sardine sono alla base di molti piatti tipici lisboeti, infatti possono essere cucinate in diversi modi: fritte o grigliate, accompagnate da insalata o patate o addirittura guarnite e fritte nella salsa di pomodoro.
Altre prelibatezze della regione sono: i frutti di mare, pescati ad Ericeira e Cabo da Roca, le triglie rosse, vongole e ostriche di Setúbal, fino al Pesce Sciabola di Sesimbra e le numerose varianti di zuppa di pesce.
La cucina della capitale portoghese è davvero deliziosa e anche i gourmand più esigenti proveranno grande piacere nell’assaggiare questi piatti squisiti, dal più raffinato stufato di frutti di mare fino al più tradizionale pesce fritto con riso.
Ma il piatto simbolo di Lisbona è sicuramente il baccalà, che viene preparato in 1001 modi, tutti irresistibili.
Belém uno dei quartieri più famosi della città è la patria di uno dei simboli gastronomici della capitale e dell’intero paese, i Pastéis de Belém: i pasticcini a base di panna cotta e cannella prodotti in numerose pasticcerie della città ma soprattutto all’interno dell’“Unica e Vera Fabbrica di Pasticcini di Belém” che produce ogni giorno circa 10 mila dolci.
La leggenda narra che i pasticcini di Belém provengono da una ricetta conventuale del vicino Mosteiro dos Jerónimos. Quando nel 1820 gli ordini religiosi furono estinti in Portogallo, i lavoratori laici che vivevano in quei luoghi, tra cui i pasticceri, cercarono un posto di lavoro altrove. Il primo pasticcere del convento andò a lavorare in una raffineria di zucchero e di mattina presto produceva in gran segreto questi dolci seguendo scrupolosamente le indicazioni che gli aveva insegnato il frate inventore della ricetta; ad oggi solo tre persone la conoscono: il primo pasticcere che lavora da 50 anni nella fabbrica e due suoi aiutanti di fiducia: tutti e tre hanno dovuto fare un giuramento e firmare un atto che impedisce loro di rivelare la ricetta segreta.
Altre specialità lisboete sicuramente da citare sono: Carapaus em Escabeche (sugarelli marinati); Petingas (piccole sardine fritte); Pasteis de Bacalhau (Crocchette di baccalà) accompagnate da riso al pomodoro e fagioli.
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