Il sale della terra

Nella filosofia di Villa la cultura è un valore importante, un filo conduttore di tutta la storia dell’azienda Villa, dalla nascita, al rinnovamento del borgo omonimo a Monticelli Brusati (Bs), fino alla creazione del premio Vita Nova conferito alle personalità che maggiormente si sono distinte con il loro impegno per “l’innovazione e la ricerca nelle arti e nei mestieri”.

Villa da sempre accompagna con i suoi preziosi Franciacorta numerosi eventi culturali che lasciano un segno importante. Dopo aver brindato a novembre con i suoi magnum Satèn millesimato all’inaugurazione ufficiale, a seguito del recente restauro, della sala monumentale “Galileo Galilei” della prestigiosa Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Villa promuove la pubblicazione del libro “IL SALE DELLA TERRA”.

Papa Giovanni Paolo II

Lunedì 21 novembre presso l’antico Borgo Villa, l’azienda ha aperto le porte per offrire ad amici ed estimatori dei suoi preziosi vini, l’opportunità di conoscere “IL SALE DELLA TERRA”, raccolta di testi e poesie redatti e pronunciati da Papa Giovanni Paolo II, selezionati da Luisa Magnani, Marco Rossi e Roberto Barucco. Sono intervenuti: Marco Rossi, autore e curatore dell’opera, Padre Gino Toppan, direttore dell’Istituto Scolastico Madonna della Neve di Adro, Onorevole Giuseppe Romele, vicepresidente della provincia di Brescia, Gian Francesco Tomasoni, assessore all’agricoltura e Sergio Isonni, giornalista e attore.

Nel magistero sociale di Papa Giovanni Paolo II vi è stata una costante attenzione ai problemi del mondo agricolo. Con forza e incisività ha difeso la dignità ed i diritti dei lavoratori dei campi e del settore rurale in genere, sottolineandone l’importanza e invitando a valorizzare il lavoro agricolo come risorsa per il futuro.

Lo stesso sguardo verso il futuro ha contraddistinto l’azienda Villa in tutte le decisioni aziendali, dallo sviluppo sostenibile alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente circostante agli investimenti in campo tecnologico e produttivo, tutto questo senza mai dimenticare il valore unico della terra e delle tradizioni.

Come disse Sua Santità:
Dall’agricoltura alla cultura il passo è breve, più di quanto si pensi. Prima dell’agricoltura c’è quella cultura per cui l’uomo coltiva se stesso”

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