Dal sogno di Diego Abatantuono e di alcuni amici milanesi è nato Meatball Family,il primo ristorante meneghino, dall’atmosfera made in Usa, che celebra la Cenerentola della cucina recentemente riportata nella sfera dei gourmet più raffinati: una golosità qui declinata in 40 varianti
Frida Parise
“Non hanno patria, né bandiera, se non l’indelebile marchio della ricetta tramandata e serenamente modificata di generazione in generazione”: le polpette, come afferma lo chef Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, sono un piatto iconico della cucina domestica italiana, che oggi hanno trovato una nuova casa e una nuova vita. In via Vigevano 20, a Milano ha, infatti, inaugurato The Meatball Family. Nato dalla passione per il cibo di Diego Abatantuono, insieme ad alcuni amici imprenditori milanesi, come Roberto Galli e Federico Gordini, e al giornalista sportivo Luca Serafini, il locale è un tempio alla sfera golosa tipica della cucina famigliare italiana tanto amata Oltreoceano. Circondati da arredi che evocano l’atmosfera made in Usa, i fun della polpetta potranno sbizzarrirsi tra quaranta tipi diversi -in umido, fritte, al forno, crude, saltate in padella- accompagnate da sugo al pomodoro e basilico, crema al Parmigiano, salsa verde o spicy yogurt.
Nel piatto di punta, chiaramente ispirato al comico pugliese, Eccezziunale, di nome e di fatto, ce ne sono ben 36 tipologie, da abbinare a vini italiani o a birre artigianali. Tre, invece, i menu: il Meatball Express, che evoca il lato da street food delle polpette e che offre un vero e proprio tour nel gusto italiano, dalla Lombarda, a base di manzo, mortadella e besciamella, alla Salentina, con polpo, aglio e pecorino; il Meatball Gourmet, con proposte raffinate ed elaborate come la Ginger Carrot (carote e zenzero) e la Manzoni, a base di aceto balsamico, manzo e peperoni rossi, e infine il Tasting, che unisce la bontà all’estetica in piatti fatti per stupire come le Biglie, otto polpette assortite, poste su dune di riso allo Champagne; il Basket, cinque Ginger Carrot su letto di Rösti e accompagnate da un bicchiere con salsa teriyaki, in cui fare canestro o il Biliardo, un tavolo verde di insalata sminuzzata e 15 polpette in un triangolo di pasta sfoglia, più una bianca e le stecche di grissini. E per un menu base take away si spendono 9 euro.
In tavola tanto divertimento, dunque. Ma dietro le quinte anche tanta serietà: nella scelta delle materie prime e nella realizzazione delle ricette. In cucina c’è la chef Libera Roberta Massa che, mani in pasta, accontenta tutti i meat ball lover, dagli inossidabili cultori della carne con, ad esempio la Pork’n Beef, realizzata con un misto di carne di bovino e suino, pane e sugo alla napoletana, a coloro che preferiscono il pesce, con Special Fish, con salmone ed erba cipollina, dai vegetariani, con la Vegan a base di ceci, coriandolo, patate e panatura di sesamo bianco e nero fino ai “fissati” con la storia, con la Polpetta di Marco Gavio Apicio, gourmet ante litteram dell’Antica Roma, ai calamari, pane, peperoncino, formaggio e prezzemolo, la cui ricetta è tratta dal suo De re coquinaria. Il ristorante è aperto fino a tarda notte anche con un servizio caffetteria a cui accompagnare i tradizionali dolci americani, come cheesecake, muffin e key lime pie.
Per Federico Gordini, tra i soci di Abatantuono in questa nuova avventura godereccia, e ideatore della Milano Food Week, questo è un grande format di cibo all’italiana che parte dal concetto della polpetta gourmet e da materie prime di qualità, come la carne di fassone piemontese e o il sashimi di pollo. Nel mondo ‘civilizzato’ non chiedono cibo, ma modi di mangiare ed è nostra intenzione fare di The Meatball Family un format da esportare: già nel nome suggerisce che si tratta di cucina italiana e abbiamo inserito la parola family per dare un’idea della cucina di casa (e cosa meglio delle polpette la rappresenta?), è lì che nasce la gastronomia ed è lì che la famiglia ti accoglie e ti coccola, proprio come questo locale”.
E il primo accanito sostenitore della polpetta e di questo suo luogo di culto è proprio Abatantuono, che nella serata di apertura ne ha gustate più di quaranta: “Avevo bisogno di un luogo così a Milano, un posto dove mangiare, anche fino a tardi, cibi che mi piacciono, proprio come le polpette, che è più facile farle buone che cattive… Per me sono un ricordo che mi accompagna da quando ero bambino e si facevano con gli avanzi del giorno prima. E ancora oggi, se si vuole fare mangiare qualche cibo ai nostri figli, non s’inventano proprio delle polpette? E poi volevo un posto dove ritrovare gli amici, per godersela alla maniera antica, davanti a qualcosa di buono da mangiare e con un buon bicchiere di vino: ci si va e si sa che s’incontrerà sempre qualche amico, un luogo dove ritrovarsi senza darsi appuntamento. Sono stanco di sms, di parlare al telefono: qui voglio ricreare la stessa calda atmosfera del Derby o del Capolinea, i posti cruciali della mia vita. Voglio andarci senza orario, voglio che i miei amici sappiano che io prima o poi da lì passerò: con l’aiuto delle polpette vorrei attirarli tutti in via Vigevano. E poi, questo locale è un qualcosa che rimane nel tempo, non finisce, come la realizzazione di un film, che quando è terminato, ce ne andiamo tutti a casa e magari non ci si vede più…”.
Da oggi, dunque, si potrà finalmente dire che a Milano “piovono polpette”, come nel divertente film di animazione: se non dal cielo, direttamente nei piatti…
Scheda
The Meatball Family
via Vigevano 20
20144 Milano
tel. +39 02.45471803
www.themeatballfamily.com
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