“Il Prosecco è sempre più protagonista sui mercati mondiali e nel 2013 ha battuto lo Champagne nelle bottiglie vendute (307 milioni contro 304)”, ha detto Giampietro Comolli, a capo dell’Osservatorio economico italiano dei vini (Ovse). Per le bollicine italiane in generale l’export continua a registrare numeri di assoluta soddisfazione: +11,5% in volumi nel 2013 e +16% in valore rispetto al 2012. 277,6 milioni di bottiglie sono state stappate all’estero (in 78 Paesi) e 142,4 milioni sono state consumate in Italia, per un giro d’affari al consumo totale stimato di 3,071 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il consumo nazionale, per il terzo anno consecutivo è in calo (-1,8%), mentre il valore al consumo registra +0,5%. Una flessione più contenuta rispetto al divario fra 2011 e 2012 che aveva fatto registrare un -2,7%, ma non si può parlare di inversione di tendenza. In 3 anni bar e ristoranti hanno fatto registrare un calo di consumi di bollicine del 11%, soprattutto per le etichette con prezzi intermedi. Tengono i marchi più noti. Nella Grande Distribuzione si riscontra una certa stabilità dei volumi, un leggero calo dei marchi di valore, mentre crescono leggermente i volumi dei primi prezzi.
Lascia un commento