Le olive del Salento sono minacciate dalla Xylella fastidiosa, un batterio killer che rischia di minare la produzione di olio di oliva se l’emergenza non sarà affrontata tempestivamente: è l’allarme lanciato dalla Cia che riguarda le contromisure da adottare per arginarne la diffusione. Secondo la Cia gli ulivi attaccati non vanno abbattuti perché ”si tratta di una patologia che alberga anche nelle piante ornamentali, quindi bisogna trovare rimedi e soluzioni alternative”.
Chiediamo – spiega la Confederazione italiana agricoltori in una nota – un’accelerazione al ‘Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari’ approvato lo scorso gennaio, costituendo un tavolo tecnico che affronti immediatamente la questione. Il batterio Xylella va combattuto, infatti, colpendo soprattutto i vettori, con sistemi di lotta integrata e biologica e con un uso controllato della chimica e dei prodotti fitosanitari”.
”È a rischio un comparto di fondamentale importanza per il settore con migliaia di aziende interessate nella produzione di olive e olio, con un indotto che muove centinaia di milioni d’euro. Il batterio – conclude la nota – sta minacciando oltre 23 mila ettari di uliveti nel territorio salentino della Puglia e rischia di attaccare altre piante”.
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