Dimmi dimmi fetta di pane qual è il più buon salame del reame? Parafrasando, è questa la domanda a cui dovevano rispondere i giurati della decima edizione del Campionato italiano del salame tenutosi nelle aule della scuola di cucina Alma nella Reggia di Colorno (Pr) organizzato dall’Accademia 5T. I quali hanno assegnato il podio della sezione Salumi speciali territoriali alla Salsiccia piccante del Parco delle bontà di Forenza, mentre nella categoria Salami propriamente detti si è affermata la Sopressa veneta all’Amarone di Caprini di Negrar (Vr), vincitrice anche del Premio Bibanesi Sopressa veneta: la competizione salumiera ha, infatti, assegnato anche diversi premi, fra cui quello del Salame dolce e magro del Nord (vinto dal Varzi di Angelo De Domenici), dell’Accademia del Peperoncino salame piccante, del Salame di quinto quarto, della Soppressata del sud, del Salame affumicato e del Salame non di puro suino, nonché della migliore ‘nduja calabrese (assegnato all’Azienda agricola Romano di Ferruccio e Nicola Romano di Acri). Scopo del concorso, come ha sottolineato Guido Stecchi, presidente e fondatore dell’Accademia 5 T, “è riportare alla luce le straordinarie diversità che nascono da un rito antico e rappresentativo di tutte le regioni italiane: il sacrificio del porco. In questo senso il Campionato del Salame è una bella occasione didattica e formativa”.
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