N°151 Dicembre

21 Food&Beverage | dicembre 2023 Storia, qualità e natura nei vini di Meteri Francesco Torlaschi Raffaele Bonivento ha creato un’azienda che distribuisce quasi un centinaio di etichette di piccoli e medi produttori artigianali selezionati in modo rigoroso a seconda del metodo di produzione Vini artigianali, ricchi di personalità e storia, che raccontino un territorio attraverso i suoi vitigni e le mani di chi coltiva le proprie uve. È questa la base di Meteri, l’azienda di Raffaele Bonivento, un distributore che ha fatto della rigorosa selezione delle etichette la sua regola fondamentale. Con un catalogo di quasi cento produttori, Meteri offre all’horeca referenze eccellenti della viticoltura mondiale, piccoli e medi produttori di qualità, le cui storie sono da raccontare e i vini da scoprire. Per entrare a fare parte della selezione di Meteri i vini devono essere naturali, prodotti con un’agricoltura a basso intervento, con utilizzo di soli rame e zolfo ed esclusione di trattamenti fitosanitari di sintesi, sistemici e antibiotici. Il divieto dell’utilizzo di diserbanti è assoluto, così come non deve esserci quello di concime se non proveniente da animali dell’azienda o di origine certa, allevati in regime biologico o biodinamico. In cantina si richiede la fermentazione spontanea e un utilizzo minimo di solforosa; la malolattica deve essere svolta spontaneamente. Il vino poi deve essere di grande bevibilità, stilisticamente pulito e scevro da eccessivi sentori di legno o altri materiali di affinamento come la terracotta. Dietro tutto questo c’è il lavoro di Raffaele Bonivento, la mente di Meteri, “viaggiatore del gusto” che ha fatto della sua passione un lavoro e che con oltre tremila assaggi l’anno mette a punto il catalogo del distributore. Accanto a lui otto key account portano avanti il racconto di produttori come Frank Cornelissen sull’Etna, Jean Pierre Robinot nella Loira e la famiglia Paraschos in Friuli. Frank Cornelissen, vignaiolo belga, gestisce la sua azienda seguendo il rispetto assoluto della natura per i 24 ettari di vigne che si estendono sulla vallata nord dell’Etna, tra i 650 e i 980 metri di altitudine. Nerello mascalese e carricante, ma anche vitigni autoctoni come minnella bianca o nera, francisi e grecanico. Jean Pierre Robinot è una leggenda per il mondo dei vini artigianali. Vignaiolo geniale quanto imprevedibile, nel 2001 torna a Chahaignes, nella valle della Loira, dove acquista un paio di ettari di vigna. I suoi vini affinano sui lieviti da 18 mesi fino a oltre quattro anni, in botti di rovere vecchie da 220 litri. Di origine greche, la famiglia Paraschos è stata la prima azienda vitivinicola del Collio a vinificare senza solfiti, né additivi aggiunti. In cantina nessuna chiarifica o filtrazione. I vini di Paraschos hanno uno stile preciso, dato da macerazioni brevi per i bianchi, tranne che per la Ribolla Gialla, e successivi affinamenti in legno vecchio per due-tre anni senza travasi. Oltre a distribuire le etichette di piccoli e medi produttori artigianali, dal 2016 Meteri ha avviato una linea di private label. Il marchio Bakari comprende una produzione di circa 20 mila bottiglie l’anno con etichette come Ombra del Capitano, Filari del Rosa, I’mbolla, Ozzanesi, La Bulle Surprise, Mirage à Bulles, Giardino delle Bolle, Bruscar e Tarabaralla e vini da zone vocate dalla Loira alla Côte du Rhône, passando per l’Emilia Romagna e il Friuli. DISTRIBUTORI Regola fondamentale dell’azienda di Raffaele Bonivento è la rigorosa selezione delle etichette. Per caratterizzarsi sul mercato, il fondatore ha scelto di avere un’offerta di piccoli e medi produttori, eccellenze della viticoltura per proporre al mondo dell’horeca una scelta orientata alla qualità

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