N°151 Dicembre

44 Food&Beverage | dicembre 2023 FOOD PAIRING Non si ferma la crescita dello Champagne che rappresenta oggi il 10% del consumo mondiale di vini spumanti in volume e il 21% in valore. Il fatturato delle bollicine francesi ha raggiunto un valore globale di circa 7,3 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiunga, secondo le stime di GlobeNewswire, quota 12,5 miliardi nel 2032. Nel 2022, con oltre 325 milioni di bottiglie commercializzate, sono state registrate le più alte vendite degli ultimi 15 anni e i volumi promettono di passare dai 253,5 milioni di litri del 2023 a 311,1 milioni entro il 2028. La generosa vendemmia del 2023 dovrebbe permettere di raggiungere l’obiettivo del controllo dei prezzi e proseguire così sull’onda positiva degli ultimi due anni che hanno visto l’Italia quinto mercato al mondo, con oltre dieci milioni di bottiglie vendute lo scorso anno e un business da 247,9 milioni di euro, posizionandosi davanti a Germania e Australia, con una crescita del 19% rispetto all’anno precedente, secondo quanto riportato dal Comité Interprofessionnel du vin de Champagne (Civc). La crescita è proseguita anche quest’anno con un aumento del 25% del fatturato e del 16% in quantità di bottiglie commercializzate. Nelle enoteche le bollicine francesi sono in testa alle preferenze degli italiani con un incremento del 15-20% negli ultimi tre anni, seguite da Franciacorta e Trentodoc. Un’allure, quello delle bollicine d’Oltralpe, che non dà segni di stanchezza, nonostante si parli di un vino che, secondo la leggenda, è nato più di trecento anni fa. Questo grazie al lavoro di alcuni monaci come Dom Pierre Pérignon, benedettino dell’Abbazia di Hautvillers, o Frère Oudart, dell’Abbazia di Saint-Pierre-aux-Monts a Pierry, che hanno avuto un ruolo importante nel delineare lo Champagne come lo conosciamo oggi, grazie, ad esempio, all’intuizione di assemblare cru diversi per ottenere vini più equilibrati. Nella seconda metà del XVII secolo una nuova tecnica di pressatura soffice viene introdotta nella Champagne, permettendo di ottenere vini bianchi da uve nere, mentre tra gli anni 1670-1720 si sceUn mercato sempre più indirizzato verso le Cuvée de Prestige e i Millesimati, con la consapevolezza che queste bollicine siano un perfetto abbinamento con il cibo. E cresce il desiderio di approfondire la conoscenza del variegato mondo dello Champagne Carla Pacelli  La creatività degli chef valorizza gli Champagne

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