N°151 Dicembre

53 Food&Beverage | dicembre 2023 Moët & Chandon Grand Vintage 2015 vede la prevalenza del Pinot Noir, 44%, a cui si accostano il 32% di Chardonnay e il 24% di Meunier. Un assemblaggio determinato dalle caratteristiche dell’annata, particolarmente secca e con giornate sempre assolate da metà maggio fino a metà agosto. Fortunatamente la seconda metà di agosto ha visto il ritorno delle piogge e un calo di temperatura che ha favorito il rapido processo di maturazione delle uve. Da qui l’elevata percentuale di Pinot Noir (bisogna risalire al 2009 e al 1996 per trovare il 50% di queste uve), a discapito dello Chardonnay, che ha maggiormente risentito della siccità. Con queste premesse, la vendemmia 2015 non poteva che essere un riflesso puntuale dell’annata, interpretato con mano esperta dallo Chef de Cave di Moët & Chandon Benoît Gouez: “Ogni Grand Vintage rappresenta la mia personale interpretazione di una specifica annata e, come tale, è unico. Il Grand Vintage è l’occasione per scoprire attraverso i miei occhi l’originalità di una particolare vendemmia: non è un ‘riassunto’ di quell’anno, quanto piuttosto la mia visione di ciò che ha rappresentato. Come un fotografo che inquadra uno scatto, seleziono i vini che comporranno l’assemblaggio finale. È come lavorare con i negativi fotografici: puoi intravederne forme e contorni, puoi essere sicuro del risultato, ma non potrai esserne certo finché non avrai sviluppato la foto”. Dal colore tenue e brillante, giallo limone con riflessi luminosi e dal perlage fine, il Moët & Chandon Grand Vintage 2015 regala al naso note iniziali di pangrattato, brioche fresca e pasta di mandorle, seguite da sentori di fiori di sambuco e gelsomino, e da quelli di frutta come pesca bianca e anguria, con un sottofondo di macchia mediterranea. Di grande struttura, in bocca arriva con una texture avvolgente e carezzevole, con sfumature floreali, di anice e mentolo, che apportano leggerezza e freschezza. Il finale si sofferma su una nota leggermente sapida, con una delicata amarezza che evoca mandorle fresche. A questo elegante Champagne lo chef Guido Paternollo del Pellico 3 del Park Hyatt di Milano ha abbinato un suo piatto signature: Riso Riserva San Massimo, burro all’alloro, anguilla laccata, limone fermentato e caviale siberiano. “Un piatto che è nato due anni fa e da allora è sempre in carta. L’idea nasce dal capitone della Vigilia di Natale, con le cipolle e l’alloro, prima fritto e poi cotto in umido. Volevamo riportare questi sapori attraverso l’utilizzo di due tipi di burro, uno all’alloro e uno acido, ridotti con la cipolla, che usiamo per mantecare il risotto e che danno il gusto del saor. È un piatto che presenta note grasse importanti a cui Moet & Chandon Grand Vintage 2015 dona freschezza”. Pellico 3, Park Hyatt Milano, via Silvio Pellico 3 Milano, tel. +39 02 .88211236 pellico3.milano@hyatt.com, pellico3milano.it Champagne Moët & Chandon è importato da Moët Hennessy Italia moethennessy.it Come si esprime la forza del brand dello… ... Champagne Moët & Chandon Direttore Marketing e Comunicazione Moët Hennessy Italia Francesca Terragni MOËT & CHANDON & PELLICO 3 Il Riso all’anguilla laccata incontra il Grand Vintage 2015 Lo chef Guido Paternollo del Pellico 3 del Park Hyatt di Milano ha abbinato al Moët & Chandon Grand Vintage 2015 un suo piatto signature, Riso Riserva San Massimo, burro all’alloro, anguilla laccata, limone fermentato e caviale siberiano. Un piatto nato due anni fa e che presenta note grasse importanti a cui questo straordinario Champagne, dalla texture avvolgente e carezzevole, dona freschezza “Moët & Chandon da sempre riunisce le persone per celebrare i momenti straordinari della vita. Con i vigneti più vasti e diversificati della regione, offre Champagne per ogni occasione e palato, dall’iconico Moët Impérial a Collection Impériale, massima espressione della pratica di Haute Oenologie”

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