N°151 Dicembre

65 Food&Beverage | dicembre 2023 Tutte da provare, quindi, le oltre 20 proposte di questo master&commander del forno, dalla tradizionale Santa Lucia, con pomodorini del Piennolo del Vesuvio Dop, acciughe di Cetara, olive nere di Gaeta, origano e basilico, vero tripudio aromatico, alla Margherita Dop, con prodotti tutti certificati come il pomodoro San Marzano, la Mozzarella di bufala campana, olio evo della Penisola sorrentina e il Pecorino Romano Dop. Ma anche, tra le Idee di Enzo, la Pantheon, omaggio alla capitale con salsiccia, pomodori a pacchetelle, fior di latte e l’ormai famoso blend di spezie (ideato da un pasionario del pepe come Francesco Apreda), e la Conciato, con scaglie del raro Conciato Romano. Insieme alla Fresella, pizza bruschettata al tonno e pomodori di Sorrento, e al piscitiello Inverno di Cavalcanti, calzoncino fritto con baccalà, scarola saltata, capperi e olive, omaggio ad Ippolito Cavalcanti, nobilcuoco di metà ’800. Segni particolari delle pizze Coccia: 24 ore di lievitazione, 250 grammi di peso e 32 centimetri di diametro (come da Sgt), impasto tenace e morbido, cornicione non pronunciato di circa 3 centimetri, cottura di 1 minuto e ½. E ingredienti cucinati al punto giusto, in modo da mantenere intatto il sapore. Da segnalare anche le proposte di stagione sostenibili: tra le tante quella con broccoli baresi, la zucca e ciauscolo e la sua variante vegana con funghi. Insieme all’utilizzo di latticini eccezionali come quelli del caseificio Il Casolare di Alvignano, nell’alto casertano. Il tutto da gustare nelle due sale che furono del cardinale inglese, in un ambiente soffuso eclettico-Liberty, tra pareti dal bel verde cupo, sedie stile Thonet e tavoli dalla mise en place essenziale (ma con il poggiaposate) e, soprattutto, una boiserie mozzafiato, disegnata da Ernesto Basile nel 1908, proveniente da una delle dimore della famiglia Florio. Immersi in un’atmosfera di casa avito-chic con molto da raccontare. E sorseggiando uno dei vini (non solo birra!) dei 130 proposti in carta: visto che il master&commander è anche sommelier. “È così che ci si riscalda l’anima -chiosa Coccia- Perché la pizza fa felicità”. La pizza gourmet di Coccia è declinata secondo le regole della pizza napoletana che prevedono 24 ore di lievitazione, 250 grammi di peso e 32 centimetri di diametro, cornicione di circa tre centimetri e una cottura di un minuto e mezzo. Vico propone una ventina di pizze a partire dalla tradizionale Santa Lucia. A sinistra, la Conciato, con scaglie del raro Conciato romano e, sotto, la Pantheon con salsiccia, omaggio alla Capitale. Sopra, Inverno di Cavalcanti, calzoncino fritto con baccalà e scarola saltata Vico Pizza & Wine piazza Rondanini 47 00186 Roma tel. +39 06.87809501 vicopizzaandwine.com

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