N°151 Dicembre

95 Food&Beverage | dicembre 2023 aereo bianco con il tricolore si intersecano tra linee e colori. È il momento di innumerevoli esposizioni che riguardano l’arte meccanica, l’aeropittura e l’arte sacra, ma anche della formazione del gruppo dei “circumvisionisti” in Campania. Di rilievo l’opera Il nomade, del 1929, di Giuseppe Rizzo che creò un cenacolo futurista a Corleone, suo paese natale, ed è considerato il capofila del Futurismo siciliano. In realtà, il dipinto rappresenta una sintesi armonica tra secondo Futurismo e Novecento. È dedicato a Guido Cesareo, amico del pittore siciliano, che viene ripreso frontalmente, ritto con le mani ai fianchi e il volto girato di profilo come se stesse guardando qualcosa che ha attirato improvvisamente la sua attenzione che, però, allo spettatore non è dato sapere. La figura dell’uomo si staglia davanti una banchina di una stazione dove emerge un treno che non si capisce se sia fermo o stia transitando in corsa. La scenografia entro cui Cesareo è ritratto spiega l’appellativo di nomade, in quanto probabilmente era un uomo che viaggiava e si muoveva spesso. La stazione ferroviaria è un luogo adatto per l’ideale futurista del dinamismo perché da lì partono e arrivano mezzi in movimento come i treni. Colpisce la compenetrazione dei piani tipica del futurismo insieme alla tematica del mezzo meccanico, velocità, movimento, ma vi è anche presente un espressionismo della stabilità della figura di chiara eco novecentesca. L’ultima sezione della mostra è dedicata agli Esiti della ricostruzione futurista dell’universo che nel Meridione si concretizzò nella Mostra d’Oltremare di Napoli, del 1940, che si dimostrò il tentativo di estendere alle ricerche futuriste nell’ambito delle arti applicate. Il sorprendente Intonarumori di Luigi Russolo, presente anche nella quarta sezione di Matera, ne fu un esempio, come anche gli spartiti originali del musicista futurista molisano Nuccio Fiorda. L’ALBERGO L’Hotel Nazionale per andare alla scoperta dei Sassi A pochi passi dai Sassi, dichiarati dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità, l’Hotel Nazionale, oltre a godere di una posizione strategica per visitare Matera, offre servizi eccellenti oltre a spazi suggestivi come l’ampia terrazza in cui sorseggiare un aperitivo o una tisana durante una pausa lavorativa o dopo aver visitato la città. Oltre che per un soggiorno di piacere, le camere sono un punto di riferimento per i viaggiatori business in quanto predisposte per lo smart working e H24 sono disponibili servizi per professionisti. Le 38 stanze, divise tra doppie standard, triple, superior e per portatori di disabilità, sono arredate in stile minimal con colori neutri per un’atmosfera pratica ed essenziale. L’Hotel Nazionale è un 4 stelle che si presta anche come luogo ideale per congressi, corsi di formazione, riunioni aziendali ed eventi culturali. Hotel Nazionale via Nazionale 158/A 75100 Matera tel. +39 0835.385111 info@hotelnazionalematera.com Trattoria del Caveoso via Bruno Buozzi 21 75100 Matera tel. +39 0835.312374 info@ristorantedelcaveoso.it IL RISTORANTE La cucina tradizionale lucana alla Trattoria del Caveoso In un ambiente scavato nella roccia di tufo, nel cuore dei famosi Sassi di Matera, la Trattoria del Caveoso propone i piatti della migliore tradizione lucana da gustare in un ambiente suggestivo ed elegante. Il menu è rigorosamente stagionale e predilige le materie prime a Km 0. Dai formaggi e salumi tipici agli scialatielli al pesto di cicorie, pecorino e mandorle su vellutata di patate, dai cavatelli con peperoni cruschi alle orecchiette con salsiccia, funghi cardoncelli e pomodorini, alla Trattoria del Caveoso tutto sa di un territorio antico e intrigante, tutto da scoprire, come quello lucano, che si apre al futuro senza mai perdere la propria natura originale. Tra i vini proposti molte etichette italiane di pregio, senza tralasciare il locale Aglianico. Nicola e Angela, coppia nel lavoro e nella vita, offrono un’esperienza enogastronomica di livello in una città tra le più antiche del mondo.

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