N°152 Febbraio Marzo

www. FOOD AND BEV .it L’enogastronomia a portata di click www.foodandbev.it LUTTI Il mondo del vino ricorda Ezio Rivella Si è spento a 91 anni a Montalcino, in gennaio, Ezio Rivella, enologo illuminato, imprenditore lungimirante, uomo carismatico che amava parlare chiaro. Uno dei suoi motti degli anni 80-90, quando il vino italiano aveva iniziato il suo percorso verso una qualità indiscussa e la diffusione internazionale, amava ripetere: “Il vino si fa per venderlo”, il che significava che, al di là dell’immagine, del valore e di tutto il corollario di parole che da allora ha circondato e accompagnato il vino italiano, occorreva andare incontro al consumatore producendo un vino di qualità che piacesse e si vendesse, “perché il vino non si produce per tenerlo in cantina…”. Ezio Rivella è stata una delle figure che più ha contribuito alla conoscenza e al successo del vino in Italia e nel mondo, in particolare del Brunello di Montalcino. Fondatore con la famiglia italoamericana Mariani di Castello Banfi e tra i primi a ricoprire nel settore la figura di enologo-manager, Rivella ha anche ricoperto la carica di presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino dal 2010 al 2012. Questo enologo piemontese di Castagnole Lanze (At), di grande carattere e di spessore, è stato uno dei personaggi più conosciuti e influenti nel mondo del vino, tanto che nel 1985 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro per l’impegno profuso nell’attività di Castello Banfi. E ha ricoperto davvero molte cariche: è stato presidente dell’Associazione enotecnici italiani dal 1975 al 1986, oltre ad aver guidato l’Associazione mondiale degli enologi. Dal ’93 al ’98 è stato presidente del Comitato nazionale vini Doc al ministero delle Politiche agricole e forestali e nel 1998 è stato eletto vicepresidente dell’Office international de la vigne et du vin di Parigi. “È stato uno dei protagonisti assoluti dell’enologia italiana, in particolare negli anni ‘70, ‘80 e ‘90 del secolo scorso, quando il nostro settore era ancora alla ricerca di un’identità e di una posizione -ricorda il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella- Se esiste l’enologia moderna ed evoluta lo dobbiamo in larga parte a Rivella, un autentico pioniere del mondo del vino, capace di interpretare la professione con doti manageriali e imprenditoriali”. Ezio Rivella è stato anche presidente dell’Unione Italiana Vini dal 2001 al 2004: “Rivella è stato molto più di un enologo per il mondo del vino -commenta il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi- Da ricordare il suo pionieristico contributo alla promozione del vino italiano all’estero, ma anche il suo impegno di tutela per le imprese e le Denominazioni del nostro Paese”.

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