N°152 Febbraio Marzo

16 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 UOMINI&VIGNE VENETO Vignaioli Valle di Mezzane 13 aziende insieme Vignaioli Valle di Mezzane è il nome scelto dal gruppo che riunisce tredici produttori della Valle di Mezzane. Denominatore comune di questi produttori è essere aziende agricole con cantine e vigneti di proprietà in Valle producendo vini Doc Valpolicella e/o Soave provenienti da questo territorio dell’Est Veronese a cavallo tra queste due importanti Denominazioni di origine. Le 13 aziende agricole sono: Benini Alessandro; Marinella Camerani; Falezze di Luca Anselmi; Grotta del Ninfeo; I Tamasotti; Il Monte Caro; ILatium Morini; Le Guaite di Noemi; Talestri; Massimago; Carlo Alberto Negri; Roccolo Grassi; Giovanni Ruffo. Aziende che hanno storie, origini, obiettivi, ambizioni e orientamenti differenti anche nella conduzione del vigneto -in biologico, biodinamico e integrato- e intorno a questo progetto intendono amalgamarsi nel rispetto delle proprie identità. Primo passo è l’incarico per realizzare la Carta dei Suoli delle aziende del Gruppo al pedologo Giuseppe Benciolini, già autore di mappature simili per progetti di zonazione vitivinicola in diverse aree, tra cui Soave, Valpolicella, Prosecco, Cartizze e Lambrusco Reggiano. DEGUSTAZIONI Alla Burns Night i whisky di Spirits&Colori L’importatore e distributore Spirits&Colori ha proposto una speciale Burns Night il 25 gennaio per celebrare il famoso bardo scozzese e godere dell’atmosfera offerta da Rumore, l’american bar adiacente al BeefBar di Milano. L’iniziativa è stata l’occasione per gustare il pregiato whisky di Duncan Taylor Black Bull e gli imbottigliamenti della serie Octave accompagnati da un menu in pairing appositamente studiati da Sossio Del Prete, bar manager del locale. L’azienda ha presentato una new entry nel catalogo Spirits&Colori, il brand Black Bull, con Kyloe e la sua versione torbata adatte per cocktail, e gli invecchiamenti 12 e 21 anni. Della linea Octave della Duncan Taylor sono stati inoltre degustati Invergordon 31 anni 45,9% sherry hogshead Highlands, Strathclyde 30 anni 48,3% sherry hogshead Lowland, Bunnahabhain 20 anni 54,3% Islay, Glen Moray 15 anni 51,8 % Speyside. TORINO Si rinnova il successo del Salone del Vino Il Salone del Vino di Torino ha animato il capoluogo piemontese con la sua seconda edizione articolata in una settimana di eventi a partire da martedì 27 febbraio, che è culminata nel Salone che si è svolto nel week-end dal 2 al 4 marzo. La mission del Salone del Vino di Torino 2024 è quella di raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e nella sua unicità, facendo scoprire al grande pubblico e agli operatori di settore le radici profonde di un territorio che guarda al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità. Più di 500 cantine sono state coinvolte nella fiera espositiva, che si è snodata tra le Ogr Torino e il Museo del Risorgimento, con un ricco programma diffuso di eventi. Il calendario comprendeva anche momenti di approfondimento, cene con i produttori ed eventi, coinvolgendo centinaia di luoghi della cultura a partire dal Circolo dei Lettori, Combo, Offtopic, piole e ristoranti importanti, enoteche e spazi informali con musica e degustazioni. AUTENTICITÀ Nasce la Fondazione Vino Patrimonio Comune Nasce la Fondazione Vino Patrimonio Comune che vede come soci fondatori Federvini e Alleanza delle cooperative italiane-agroalimentare con l’obiettivo di consolidare il valore del vino italiano e a contribuire alla difesa e al sostegno del patrimonio delle imprese vitivinicole del Paese. Un vino autentico, per il quale è accertata la tipicità e la corrispondenza con il territorio di origine, è sinonimo di rispetto verso i consumatori e di garanzia nelle relazioni commerciali. Da questa esigenza di autenticità, diffusa in Italia e in Europa, è nato il progetto no profit di Vino Patrimonio Comune, per offrire una risposta alle esigenze delle aziende associate e uno strumento affidabile a disposizione degli operatori del settore vitivinicolo. La Fondazione opererà per studiare i profili di autenticità e sostenibilità di prodotti, imprese e territori, qualità alla base dell’apprezzamento del made in Italy.

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