N°152 Febbraio Marzo

35 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 BILANCI La crescita in valore di Cantine Verona Cantine di Verona, il Gruppo cooperativo nato nel 2021 dalla fusione di Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici, chiude il bilancio 2022-2023 con valori in crescita e un fatturato consolidato pari a 66.855.000 euro. I conferimenti complessivi sono aumentati del 18% e la liquidazione totale ai soci è cresciuta del 30%. I numeri del bilancio indicano la crescita del volume di affari e del risultato economico. Buona performance anche per i dieci wine shop aziendali. Cantine di Verona ha quasi portato a termine il piano predisposto al momento della fusione, che comprendeva la creazione di una nuova linea di imbottigliamento, una batteria di autoclavi per la produzione dei vini spumanti e frizzanti, l’ampliamento della struttura dei sistemi di refrigerazione e l’installazione di pannelli fotovoltaici nella sede di Quinto di Valpantena. FATTURATI +14% per le bollicine della trentina Cavit Fatturato consolidato positivo, remunerazione adeguata ai soci e proseguimento della strategia di diversificazione per linee di prodotto, canali di vendita e aree geografiche. Sono i punti salienti che hanno caratterizzato l’esercizio 2022-2023 della trentina Cavit che segna un risultato superiore del 14% rispetto al periodo pre-pandemia. Prosegue il trend positivo delle linee di spumantistica con risultati soddisfacenti per il brand premium Altemasi Trentodoc, e una crescita sostenuta per Cesarini Sforza Spumanti e Kessler Sekt, mentre l’export continua a rappresentare più del 76% del giro d’affari del Gruppo con gli Stati Uniti cresciuti a valore dell’1,9%. In Germania, il fatturato della controllata tedesca Kessler Sekt & Co KG. -il più antico produttore di spumanti della Germania, con una storia di quasi 200 anni per gli spumanti di qualità metodo Classico e Charmat- si è chiuso con 13 milioni di euro (+10% rispetto all’anno precedente). Nella foto, Enrico Zanoni, direttore generale di Cavit. ACQUISIZIONI I prosciutti ProSus al salumificio Veroni Veroni, lo storico salumificio di Correggio (Re), ha acquisito il 100% del prosciuttificio ProSus Gardenia, Cooperativa Agricola di Produttori di Suini che conta 65 soci allevatori e agricoltori tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, tra le realtà più affermate in Italia nel settore della trasformazione suina e della zootecnia. L’obiettivo dell’azienda di Correggio, conosciuta nel mondo per i suoi salumi di alta qualità e brand italiano leader in Usa nel settore degli affettati a libero servizio, è continuare ad accrescere la propria competitività e flessibilità in Italia e sui mercati internazionali puntando sulla produzione di salumi di eccellenza made in Italy. Al fine di valorizzare reciprocamente le competenze e il know-how delle due aziende, sono confermati tutti i dipendenti. MERCATI Miele, crescono consumo e valore “Un settore dalla lunga tradizione familiare”. Così il presidente del Gruppo Miele e altri Prodotti dell’Alveare di Unione Italiana Food, Raffaele Terruzzi, definisce il comparto del miele che per il confezionato per il consumatore finale in Italia vale nel 2022 circa 164 milioni di euro, +3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A questo si somma il valore del mercato del miele destinato alle industrie che lo utilizzano come ingrediente stimabile in circa 21 milioni di euro (+16%). Il tutto per un valore totale di 185 milioni di euro (+5% sul 2021). Nell’ultimo anno sono state vendute al consumatore 14,1 mila tonnellate di miele confezionato, segnando -5,7% sullo stesso intervallo luglio 2021-2022 per un totale di 32 milioni di confezioni di miele, con un consumo pro capite di 400-450 grammi.

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