N°152 Febbraio Marzo

44 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 rosato ben strutturato e molto interessante da uve nerello mascalese e cappuccio. A Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, c’è, invece, un’altra azienda, fondata con altri enologi e soci, Pietre di Luna, che lavora uve catarratto provenienti da viti che hanno 50-60 anni d’età, coltivate biologicamente in un appezzamento che costeggia la Valle dei Templi. “Sono tutte piccole produzioni in cui l’uomo interpreta limitate aree d’eccellenza, territori che vantano peculiarità che il produttore sa trasferire in bottiglia -commenta Mimma Posca- Queste aree rappresentano Denominazioni importanti, anche a livello internazionale. Perché il vino viaggia come il suo estimatore curioso, gourmet, appassionato, e questo suo desiderio di conoscenza lo porta a esplorare i vari territori. Partiamo dalla Champagne per arrivare in Bordeaux, in Borgogna, nella Côte du Rhône. In ogni viaggio c’è una sosta dove si racconta un’area vitivinicola con il produttore che, attravreso il suo vino, regala emozioni. In Francia come in Italia, dal Friuli Colli Orientali al Barbaresco, al Brunello e poi nella zona del Fiano e sull’Etna. E il progetto di Classy Wines si arricchirà presto di due nuove regioni come la Borgogna e la Provenza e anche dei vini israeliani per rispondere alla richiesta di etichette kosher. È una selezione continua sempre con grande attenzione al mondo del produttore. Il nostro claim è Rare and fine wines. Il vino, come il tempo, resta un galantuomo”. Classy Wines importa anche i prestigiosi vini di Château Kirwan, a Margaux, nell’area di Bordeaux, circondato da 37 ettari di vigneti. Lo Château prende il nome dal suo fondatore Mark Kirwan, che nel 1855 ottenne la certificazione di 3° Cru classé. La proprietà è della famiglia Schÿler, tra i più importanti mercanti di vini di Bordeaux. Oggi il direttore generale ed enologo è Philippe Delfaut, nella foto insieme a Yan Schÿler e Stanislas Thierry, communication manager BOUTIQUE WINERIES I vini israeliani in degustazione al Park Hyatt Milano Una degustazione di 20 raffinati vini israeliani di 12 Boutique Wineries si è svolta al Pellico3, il fine restaurant del Park Hyatt Milano, rivolta a sommelier e operatori della ristorazione e dell’hotellerie. L’iniziativa è stata promossa da MedWine Company, Ana-V e Classy Wines, quest’ultima in qualità di distributore intermediario per il mercato italiano. Ana-V è una società di chef israeliani con sede a Gerusalemme; fondata da Assaf Granit e Tomer Lanzman, conta sette ristoranti. Il Gruppo si è rapidamente espanso in Europa, soprattutto a Parigi, dove gestisce 5 ristoranti, uno ad Antibes e nei Caraibi francesi, ma anche a Berlino e a Londra. Si sono affidati a Med Wine Company per l’importazione diretta e la distribuzione nel Nord Europa ed in Asia. Anche se Israele produce vino fin dall’epoca fenicia, il Paese ha realmente ripreso la produzione alla fine del XIX secolo. Negli anni ‘80 è avvenuta una grande rivoluzione con le piccole tenute chiamate Boutique Wineries, che hanno cambiato il panorama del vino israeliano e che sono tecnologicamente all’avanguardia. Le vigne hanno rubato spazio al deserto e i vini prodotti sono di qualità elevata e molto interessanti. La collezione di Ana-V raccoglie l’espressione di 12 diversi produttori: Ashkar, Netofa, Yaacov Orryah, Maia Winery, Abaya, Margalit, Sea Horse, Ido Lewinsohn, Sphera, Zur, Cremisan e Pinto. Alcune cantine sono kosher e altre no, e i vitigni utilizzati sono prevalentemente di origine francese e spagnola: “Ho scoperto nei vini israeliani una forte somiglianza legata alla grande enologia francese. Ogni regione rappresenta una diversità enologica a dispetto di quella geografica. In sintesi, hanno mostrato eleganza e freschezza, rivelandosi vini gastronomici, adatti alle diverse tipologie di ristorazione”, ha sintetizzato Nicola Ultimo, direttore Food & Beverage di Park Hyatt Milano. COVERSTORY

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