N°152 Febbraio Marzo

50 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 Club Sandwich mania la sfida di 13 chef eccellenti FIRENZE Per innovare il più famoso panino del mondo si sono sfidati da Atto di Vito Mollica gli chef di alcuni dei più lussuosi hotel fiorentini. Vincitori Paolo Lavezzini del Four Seasons Hotel Firenze e Giovanni Cosmai dell’Hotel Savoy Federica Belvedere Gli chef Paolo Lavezzini e Giovanni Cosmai vincitori della sfida del tramezzino con, a sinistra, il critico enogastronomico Davide Paolini, e, a destra, lo chef Vito Mollica del ristorante Atto e Gianni Mercatali, guru della comunicazione. A destra, il Club sandwich innovativo di Lavezzini È stato al ristorante Atto di Vito Mollica nel Salotto di Palazzo Portinari Salviati, a Firenze, che è partita la sfida del miglior Club Sandwich con gli chef di 13 hotel eccellenti della città. Ed è stata proprio Firenze a dar vita a una nuova tendenza, durante il Fuori di Taste, grazie all’evento Club Sandwich mania-Fiore 1827 organizzato dal critico enogastronomico Davide Paolini, da Gianni Mercatali, guru della comunicazione, e dal Gruppo Editoriale, casa editrice specializzata in lifestyle publishing. Grande animazione nelle moderne cucine del ristorante con gli chef che ogni quarto d’ora si alternavano per preparare il proprio piatto da presentare poi a una giuria di 12 esperti, tra giornalisti, critici enogastronomici e abituali frequentatori dell’hotellerie. In abbinamento due vini delle Tenute di Famiglia Cecchi: il Vermentino Cobalto di Val delle Rose, in Maremma, dai sentori di erbe aromatiche e macchia mediterranea, sapido e morbido al palato, e il Chianti Classico Ribaldoni di Villa Rosa, a Castellina in Chianti, avvolgente, dal sorso fresco, vibrante, sapido, con tannini morbidi e vellutati. È stato interessante scoprire come un tramezzino farcito, il più amato al mondo, possa essere interpretato e rivisitato lavorando sui differenti e diversi ingredienti e sulle salse. Ne è venuto fuori un caleidoscopio di gusti, di forme e di colori che ha impegnato non poco la giuria che doveva indicare quello classico, quello innovativo e quello meglio presentato. Sono stati naturalmente gli ingredienti a fare la differenza. Ma non solo. Dal più tradizionale con il pollo o il tacchino, alla quaglia ripiena di castagne, al salmone affumicato, al polpo, al gambero rosso. A conquistare le 3 coppe degli argentieri Petruzzi&Branca sono stati Giovanni Cosmai del Ristorante Irene dell’Hotel Savoy per il Classico, e Paolo Lavezzini (una stella Michelin) dell’Atrium Bar del Four Seasons Hotel Firenze a cui è andato il Premio Famiglia Cecchi per la categoria Innovativo, ma anche per la Miglior presentazione. “Una gara emozionante -è stato il commento di Davide Paolini, presidente della giuria- Allo spoglio dei voti dei 12 giudici mi sembrava di essere a un sabato di Formula 1, quando si corre per la pole position, perché fra gli chef i punti di distacco sono stati come i centesimi di secondo dei piloti. Sì, ci sono stati i vincitori, ma il livello globale dei 13 è stato da applauso”. Fra gli chef in gara Rocco De Santis (2 stelle Michelin) dell’Osteria Pagliazza & Tower Bar del Brunelleschi Hotel, Oscar Severini del Cibreo Ristorante & Cocktail Bar dell’Helvetia&Bristol, Marco Migliorati del SE-Sto on Arno The Westin Excelsior, Gentian Shehi del Winter Garden del St. Regis, Claudio Lopopolo del Relais Le Jardin Hotel Regency, Claudio Mengoni del Picteau Hotel Lungar-

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