N°152 Febbraio Marzo

61 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 della vite. Durante l’estate c’è stato un recupero, ma si sono verificate ondate di calore e irraggiamento solare molto forte. L’intensificarsi di eventi estremi costringe a modificare la gestione agronomica con tempi di reazione veloci e differenziati all’interno dello stesso vigneto, fino a procedere a più vendemmie”. Alla maturazione il quadro aromatico era ottimale: “Il Valpolicella e il Valpolicella Superiore si caratterizzano per il fruttato e il floreale, mentre nell’Amarone con l’appassimento delle uve e l’evoluzione negli anni si sviluppano note mentolate grazie ad alcuni terpeni di cui la corvina è ricca, in particolare nell’annata 2019”. All’assaggio di operatori e consumatori l’Amarone 2019 si è svelato equilibrato, di grande struttura, morbido ed elegante; molti vini stanno già entrando sul mercato, ma altri stanno ancora affinando in botte e alcuni usciranno fra qualche anno. Diverse aziende hanno proposto in degustazione annate più mature, come la 2013, la 2015, profondi, di spessore, eleganti e di incredibile soddisfazione all’assaggio. ELEVA Piovesole in verticale 20 anni di emozione Igrandi vini si misurano sulla lunga distanza e l’Amarone della Valpolicella Piovesole di Eleva, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, ha dimostrato di appartenere alla categoria dei vini longevi in occasione dei 20 anni dalla sua uscita. Una verticale a ritroso dalla neonata 2020 fino alla 2000, passando per la 2018, la 2015, la 2011 e la 2008. “La prima regola dell’enologia di eccellenza è la capacità dei vini di vivere a lungo”, sottolinea Davide Gaeta, economista all’Università di Verona e proprietario di Eleva con l’enologa Raffaella Veroli, che aggiunge: “I 20 anni di Amarone Piovesole rappresentano una conquista, ma non un traguardo”. Un’occasione perfetta anche per ripercorrere il percorso dell’azienda e rimarcarne valori e punti di forza. “La limitata dimensione, unitamente ai terrazzamenti sorretti dai tradizionali muretti a secco della Valpolicella, è fortemente collegata alla qualità di una viticoltura giocata ‘in sottrazione’, in conduzione bio e con rese a ettaro al di sotto di quelle previste dai disciplinari di produzione”. Questi due elementi, insieme alla conduzione agronomica “su misura” -tarata sui suoli e le 8 varietà coltivate sulle 18 terrazze vitate che costituiscono il corpo unico dell’azienda- e alle vinificazioni separate delle uve in funzione della destinazione enologica, rappresentano la filosofia aziendale. Eleva, di fatto operativa solo da un ventennio, ha avuto una crescita importante e in questi anni ha potenziato la distribuzione nel canale horeca e organizzato l’accoglienza nella cantina scavata nella roccia e perfettamente inserita nel paesaggio. Sono rare le occasioni in cui è possibile degustare Amarone della Valpolicella di annate molto indietro nel tempo. Un elemento che ha reso ancor più memorabile la verticale di Piovesole partita dall’ultima annata non ancora in commercio, in affinamento in bottiglia, la 2020, già molto godibile, non denuncia i limiti di un’annata definita “in diluizione” per la primavera prima soleggiata e poi molto piovosa: al naso visciole, spezie e tabacco, in bocca esuberante, marcata dalla ciliegia e dal tannino setoso. La 2018, annata di buon equilibrio, è nella sua pienezza, ma può ancora attendere. La prima con etichetta bio dopo i tre anni di conversione, presenta al naso note balsamiche e un sorso succoso, fresco e sapido. La 2015, bell’annata, è all’apice della sua eleganza e svela al naso note speziate, incenso e frutta rossa sotto spirito; il sorso è verticale, sapido e succoso. La 2011, unico vino in bottiglia da 750 ml, denuncia una evoluzione più rapida rispetto alle altre annate in magnum. Annata calda, al naso sposa la frutta rossa matura con l’eucaliptolo; in bocca è densamente glicerico e lungo, da bere presto. La 2008, annata fredda e piovosa, sorprende per il suo equilibrio e un naso di grande ampiezza per la presenza di molti aromi; inaspettatamente in bocca è invece austero e si esprime prevalentemente intorno a note vegetali. Infine, la 2000, verticale e sottile con note evolutive classiche al naso, svela un sorso complesso ed elegante segnato dall’amarena nel finale in cui emerge una nota sapida. A sinistra, vigneti e cantina di Eleva.

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