N°154 Giugno Luglio

70 Food&Beverage | giugno-luglio 2024 Tecnica e modernità al Caffè delle Arti ROMA Tre chef si occupano dell’offerta del locale ospitato all’interno della Galleria d’Arte Moderna, a Villa Borghese. Una proposta all’insegna della freschezza con preparazioni classiche e creative Rossella Cerulli Il Caffè delle Arti è ospitato nell’ala ovest della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, a Roma. Dal 2002 la gestione è della famiglia Giannelli, ristoratori di lungo corso e veri apripista nella gestione di caffetterie e bookshop all’interno di musei. Nel 2020 il Caffè è stato sottoposto a un restyling degli spazi ed è stata rinnovata anche l’offerta gastronomica: oggi l’80% della clientela è esterna. Qui sopra, la Pluma di suino C’è il verde, fitto e secolare, di Villa Borghese. Insieme agli spazi dilatati e ariosi della Galleria Nazionale d’Arte moderna. Ma, al contrario degli innumerevoli dehor della capitale, invariabilmente affogati in un mare magnum di auto, quattro, due ruote e traffico scorrono lontani: non a caso qui a Valle Giulia a fine ’800 prosperavano al sole le vigne, pertinenze di residenze avite. E cioè prima che il giovane Stato italiano, in occasione del suo primo cinquantenario, decidesse nel 1911 di erigere il monumentale Palazzo delle Belle Arti (l’odierna Galleria per l’appunto), destinato a custodire, in un contesto paesaggistico unico, la più completa collezione di arte italiana e straniera dal XIX secolo fino ai giorni nostri. Simbolo di un’identità culturale finalmente comune. Il Caffè delle Arti, ospitato nell’ala nord ovest del museo, nasce quindi già bene, nel segno dell’estetica di gusto e relax. Grazie anche alla terrazza che, defilata, raccolta e riparata dal verde invita a mangiare all’aperto. A gestire dal 2002 questo locale è la famiglia Giannelli, ristoratori di lungo corso ma, soprattutto, veri apripista nella gestione di caffetterie e bookshop all’interno di musei. La quale, riaggiudicatasi la concessione del Caffè, ha deciso di procedere nel 2020 a un restyling di tutti gli spazi e di rinnovare l’offerta gastronomica. Affidando la direzione al giovane Ruggero, quarta generazione della famiglia di imprenditori. “Abbiamo gestito a lungo la ristorazione agli scavi di Ostia Antica, la Casina del Lago e la Caffetteria di Palazzo Braschi -spiega Ruggero Giannelli- ma location e orari non ci permettevano di differenziare un granché l’offerta: il giardino del lago a Villa Borghese chiude, ad esempio, alle 20. Abbiamo perciò deciso di concentrarci qui alla Galleria, dilatando i tempi con un servizio all day long dal mattino fino alle 24 che intercetti non solo i visitatori del museo, ma anche un pubblico più vasto. E, infatti, l’80% della nostra clientela è del tutto esterna”. Ecco, dunque, all’ombra di ampi tendoni, un ambiente giovanile e conviviale nel segno del green design, tra piante di banani, bouganville e siepi curate: dove sotto lo sguardo vigile di festoni e mascheroni Liberty primo ’900 è possibile intrattenersi, con tanto di pc, per incontri di studio e di lavoro. All’interno, in quello che fu per oltre trent’anni il regno di Palma Bucarelli, mitica direttrice della Galleria, un vasto ambiente a pianta libera dagli alti soffitti, inondato di luce, accoglie il visitatore. Che può accomodarsi ai tanti tavolini in stile Art Déco, sorseggiare un caffè al vastissimo banco bar dalle doghe in legno o sprofondare nei più defilati e avvolgenti divanetti in velluto, tra specchiere e cornici vintage. Nel leitmotiv del verde che qui si declina in infinite sfumature, dalle pareti agli arredi,

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