76 Food&Beverage | giugno-luglio 2024 MAREMMA Cucina gourmet e camera con vista sul borgo medievale, dall’alto di una roccaforte di blasonate origini e lunga storia: la Fortezza Orsini, per secoli “sentinella” di Sorano (Grosseto), un incantevole paese della bassa Maremma, al confine del Lazio, e Città del Tufo insieme alla vicina Pitigliano. Mai espugnata, il suo nucleo originario risale al Duecento per volere della famiglia Aldobrandeschi, in seguito passata alla potente famiglia Orsini con il matrimonio tra Romano Gentile e Anastasia Aldobrandeschi, nel 1293, unione che lascerà il segno sulla loro dimora. Fu poi Gianfrancesco Orsini a far realizzare il secondo nucleo, arruolando nel 1544-1546 il senese Antonio Maria Lari, detto “il Tozzo”, architetto specializzato in fortificazioni. Oggi il complesso è il più importante sito turistico di Sorano -oltre all’originale Masso Leopoldino, attorniato dal borgo- e ospita il Museo del Medioevo e del Rinascimento, a gestione comunale, e l’Hotel della Fortezza: un albergo di 16 camere e suite ben curate e tutte diverse, più il ristorante gastronomico Enoristrò, che valorizza prodotti tipici e di territorio in ricette rivisitate I gestori dell’attività ricettiva sono una coppia nel lavoro e nella vita: Cristiano Rivella, per anni nel management del turismo in giro per il mondo, e Silvia Di Fiore, ex assistente di volo. Insieme, nel 2016, hanno preso in gestione il complesso, di proprietà comunale, e rilanciato la struttura puntando su un’accoglienza di qualità e aggiungendo nel tempo servizi extra (visite sul territorio, noleggio bici, degustazioni di vino) e, soprattutto, un gusto e una ricercatezza negli arredi e nella cura dei dettagli che ha rivoluzionato il precedente posizionamento dell’albergo. Le 16 camere, ripartite fra superior e suite, hanno affacci panoramici sul cortile del castello o una spettacolare vista sul borgo, dominato appunto dal Masso Leopoldino. L’idea con cui Rivella e Di Fiore hanno rinnovato e rilanciato l’ospitalità s’ispira a un boutique hotel curato nei dettagli e ricercato nei materiali: un interior design che fa incontrare il tradizionale e il moderno, pietra, legno, ferro, arredi su misura, mobili riportati in vita con una mescolanza di materiali, tessuti e copriletti di pregio, materassi artigianali -ampi e comodissimi- di un tappezziere di Viterbo, cambiati ogni due anni. Insomma, ricercatezza, gusto e adattamento agli spazi non standardizzabili di un’antica fortezza, da cui trapela comunque un’atmosfera autenticamente medievale. Per le coppie più romantiche, poi, c’è anche la suite con doccia a vista dentro la torre duecentesca. Dal lato gastronomico, invece, la ristorazione ha avuto un’evoluzione più lenta: partita con una proposta semplice -tapas maremmane, spuntini di ricotta e finocchi, pomodorini confit e cialda di pecorino- per arrivare nel tempo a una cucina tradizionale leggermente rivisitata e ben presentata, basata su ingredienti e prodotti di territorio. Come i legumi dell’azienda Biotoscana, pecorino del caseificio Renai, formaggi del Caseificio cooperativo di Sorano, salumi e carne di suino di Boggi, pane del forno Celata, pasta fatta in casa e quella artigianale del pastificio Dini, di Pitigliano. “La nostra idea è promuovere ingredienti di territorio attraverso ricette gustose e locali, con pochi cambiamenti, perché mi piace la cucina tradizionale”, racconta la chef Liliana Verdes, rumena, Massimiliano Rella L’Hotel della Fortezza offre 16 camere che conservano un’atmosfera autenticamente medievale. Il boutique hotel, gestito da Cristiano Rivella e Silvia Di Fiore, si caratterizza per la cura dei dettagli, la ricerca dei materiali e l’incontro fra tradizione e modernità Il boutique hotel di Sorano (Gr), con 16 camere e suite ricercate, dall’atmosfera autenticamente medievale, vanta un ristorante che valorizza le proposte dei produttori locali con ricette della tradizione poco rivisitate Il territorio della Fortezza nei piatti di Enoristrò
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