82 Food&Beverage | giugno-luglio 2024 SARDEGNA Su Gologone Experience Hotel di Oliena propone una lista di piatti che hanno contribuito alla longevità del popolo sardo. Un hotel tempio del gusto frequentato dalle celebrities Germana Cabrelle Dodici ettari di verde circondano l’hotel di Oliena che comprende anche Le Botteghe Su Gologone con tessuti dipinti a mano e oggetti dell’artigianato sardo antico e moderno frutto della passione di Giovanna Palimodde, proprietaria del resort, pittrice e collezionista In Barbagia, nel cuore del Supramonte e precisamente a Oliena (Nuoro), Su Gologone Experience Hotel è un caleidoscopio di meraviglia. Un quattro stelle incastonato in 12 ettari di verde della macchia mediterranea che si compone di un esteso resort dai volumi chiarissimi con una grande piscina turchese e interni multicolor, più altri edifici collegati tra loro attraverso percorsi comuni. A rendere questo albergo così espressivo sono le pennellate d’arte, i tessuti dipinti a mano e gli oggetti di artigianato sardo antico e moderno della proprietaria Giovanna Palimodde, pittrice e collezionista dall’estro geniale. Su Gologone -il cui nome trae ispirazione dalle gorgoglianti sorgenti del fiume Cedrino che scorre poco lontano- è un luogo di grande ispirazione, dove la natura erompe purissima e dove anche i piatti, preparati in cucina e serviti al ristorante interno, attingono dal prezioso giacimento di tipicità della tradizione barbaricina. Giovanna Palimodde, raccogliendo il testimone dai genitori Peppeddu e Pasqua Salis (la mamma tuttora l’affianca nelle attività di ospitalità), e oggi affiancata anche dalla figlia Camilla, ha fatto della propria residenza un autentico angolo di paradiso, scelto da numerosi vip di tutto il mondo come Madonna, Richard Gere, Beyoncé, Stanley Tucci, per fare qualche nome. Qui, inoltre, sono state girate le riprese del remake del film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, indimenticata commedia del 1974 diretta da Lina Wertmüller, e la pellicola King David della Paramount. Tra le caratteristiche di questo hotel di fascia alta, va annoverato sicuramente il menu dei centenari, una variegata offerta di pietanze scelte tra i cibi che hanno contribuito alla longevità del popolo sardo. Spiccano, quindi, alla voce antipasti, gli squisiti salumi di Barbagia, le selezioni di formaggi con ricotta di capra, i morbidi caprini alle erbette di campo, il sa frughe, una specie di primo sale considerato uno dei prodotti più gustosi che i pastori riescono a ricavare dal latte di pecora e che si assapora come ancora si fa negli ovili durante le feste della tosatura: con una sfoglia di pane carasau. Ma c’è anche il pane frattau con sopra le uova all’occhio di bue condite con il sugo. Il menu dei centenari continua con verdure selvatiche saltate con panedda’s, sottoli dell’orto, minestra di frughe con patate di Gavoi (altra località del nuorese), capra in umido con erbe selvatiche, brasato al Cannonau, verdure in cassola. E, per concludere, dolci con formaggio fresco e mosto e dessert al cucchiaio con finocchietto. Proteine del luogo e verdure di stagione, quindi, ma anche miele di asfodeli che crescono spontanei sui prati. È un menu particolare e particolarmente nutriente, che racconta la storia, testimonia la longevità degli abitanti della Barbagia e porta in tavola i sapori genuini della Sardegna più vera. L’hotel, peraltro, Il menu dei centenari racconta la Barbagia
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