N°140 Febbraio Marzo

P E R I P R O F E S S I O N I S T I E G L I A P P A S S I O N A T I TENDENZE A Firenze sempre più locali di fascia media SPECIALE Nei vini rossi vince il consumo localizzato Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI Krèsios, il “formicaio” di Giuseppe Iannotti RISTORANTI Mensile • Anno XVII • N°140 Febbraio-Marzo 2022 Foto ©Andrea Di Lorenzo

3 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 EDITORIALE Barbara Amati amati@foodandbev.it i C’è qualcosa di nuovo nell’aria Milano non è l’Italia, e ne siamo consapevoli. Però se volete andare a cena nei ristoranti più di tendenza, o comunque in quelli che hanno una clientela consolidata, se non avete prenotato non riuscite a sedervi a un tavolo. Davanti ad alcuni, poi, in zona semicentrale, le auto posteggiate in seconda fila consentono una viabilità al centimetro. E, nel week end, davanti a certi locali-bar-pasticcerie-gelaterie, c’è la coda per entrare e godersi una colazione golosa come si deve. Non saranno tempi forse troppo allegri -a voler essere pessimisti il materiale non manca, tra bollette impossibili, turisti che al momento non arrivano, smart working ancora molto diffuso e personale difficile da trovare- ma sembra che le persone facciano tutte tappa al ristorante e nei locali per il breakfast e l’aperitivo. E non solo i giovani, ma famiglie con bambini al seguito. Non si cucina più a casa, si preferisce uscire, per una maggiore spensieratezza e libertà. E, poi, spadroneggia il delivery, è tutto un incrociare biciclette e motorini con il loro bel carico di cibi pronti. Questo nuovo modello di business è una delle eredità non negative della pandemia: la nascita delle dark kitchen è un esempio di diversificazione impensabile fino a un paio d’anni fa. La diminuzione dei contagi porta con sé una leggera euforia che inizia ad avvertirsi tutt’intorno: si respira un’aria nuova. E anche le fiere stanno per riaprire i battenti e accogliere espositori e operatori, pure dall’estero, con le dovute cautele e, soprattutto, con regole chiare riguardo green pass e quarantene. Diverse rassegne hanno spostato le date a primavera avanzata, ma con il venir meno delle restrizioni sanitarie si svolgeranno Tirreno Ct, Sigep, Sana Slow Wine Fair, Vinitaly (il Vinitaly Special Edition di ottobre ha riscosso un ottimo successo) e si vedrà poi con quali risultati, ma crediamo che sia tempo di ripartire. Un bel fermento si vede anche dall’andamento degli investimenti delle aziende in pubblicità, in particolare quelle alimentari, che hanno invaso gli spazi televisivi, e anche il mondo del vino si sta muovendo e sta investendo, escono le nuove annate e le nuove etichette e si vuole dar loro visibilità. Nuovi prodotti entrano a fare parte dell’offerta dei distributori e diventano attrazione anche per i locali. D’altra parte, alle redazioni non arrivano altro che comunicati di bilanci in crescita e di fatturati da record: segno che si è lavorato e si è guadagnato; certamente non tutti, ma molti nel settore food and beverage. E le aziende italiane, oltre a fare gola ai giganti internazionali, stanno esse stesse acquisendo imprese all’estero. C’è un bel movimento anche tra le catene, come Cirfood e La Piadineria, e in brand come Old Wild West e Temakinho, o Roadhouse, che ha recentemente inaugurato il 200° locale: fra Italia ed estero in molti hanno in programma di ampliarsi con diverse strutture. L’estero è anche terreno di conquista per altri nomi come Poke House, catena italiana che ipotizza una settantina di aperture. I progetti riguardano anche l’alta ristorazione: a Tokyo è stata inaugurata la terza Gucci Osteria da Massimo Bottura e la famiglia Cerea ha aperto New Wave by Da Vittorio, Art Museum Restaurant a Shanghai, mentre Niko Romito ha avviato Il Ristorante al nuovissimo Bulgari Hotel Paris, nella capitale francese. Certo, sono i grandi, i grandissimi, i tristellati: ma sono coloro che fanno da traino alla nostra cucina e al meglio del made in Italy. Con il declinare della pandemia si avverte un certo fermento, anche se, sicuramente, i problemi non mancano. Ma se volete andare fuori a cena magari prenotate per tempo…

4 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 SOMMARIO 3 EDITORIALE C’è qualcosa di nuovo nell’aria Barbara Amati 13 PRODOTTI Rinaldi1957 amplia il portfolio Barbara Amati 14 VALDOBBIADENE Enrosadira, Rosé firmato Ruggeri Barbara Amati 19 DENOMINAZIONI Il successo del Prosecco Francesco Torlaschi 29 BEVANDE La Moretta dei pescatori di Fano Rossella Cerulli 38 COVERSTORY Krèsios, il “formicaio” di Iannotti Barbara Amati 44 ABBINAMENTI Da Aalto il gusto dello Champagne Barbara Amati 46 STRATEGIE Vision2030 disegna il futuro del vino Clementina Palese 48 TRIESTE L’Harry’s Piccolo a chilometro vero Micaela Zucconi 50 DISTRIBUTORI I vini premiume di nicchia di Sagna Barbara Amati 54 ABRUZZO ArcangeloePascal, stelleaVillaMaiella Elena Bianco 56 DISTRIBUZIONE Marr guarda al futuro Luigi Ferro 58 SPECIALE Vini rossi, vince il consumo “locale” Clementina Palese 70 FIRENZE Crescono i locali di fascia media Marco Gemelli 74 INDAGINI I consumatori e iprodotti diuntempo Francesco Torlaschi 76 ROMA Cucina francese a Le Carré Français Rossella Cerulli Direttore Responsabile Barbara Amati - amati@foodandbev.it Redazione redazione@foodandbev.it Collaboratori di Redazione Federica Belvedere Luigi Ferro, Bibi Monti Collaboratori Andrea Ballestra, Massimo Bargna, Paolo Becarelli, Donatella Bernabò Silorata, Elena Bianco, Jerry Bortolan, Luigi Caricato, Manuela Caspani, Irene Catarella, Rossella Cerulli, Giulia Marcucci, Beba Marsano, Gianni Mercatali, Carla Pacelli, Clementina Palese, Alex Pietrogiacomi, Gio Pirovano, Max Rella, Francesco Torlaschi, Micaela Zucconi Foto Marco Antinori, Adam Barker, Alberto Bernasconi, Ag Goblin, Marco Baldini, Gabriele Basilico, Paolo Biava, Alberto Blasetti, Roberto Bosi, James Bort, Sophie Boursier, Brambilla&Serrani, Claudia Calegari, Paolo Castiglioni, Stefano Delia, Andrea Di Lorenzo, Fanny Dussol, Davide Dutto, Foto Ennevi, Alex Filz, Nicola Gnesi, Foto Gnudi, Andrea Federici, Giuseppe Ghedina, A. Ghirelli, Julie Lomont, Matteo Lonati, Andrea Moretti, Hannes Niederkofler, Paolo Pansini, Sandra Pilacchi, Beatrice Pilotto, Dani Porcaro, Ingrid Rasmussen, Max Rella, Marco Parisi, Federica Santeusanio, Andrea Savelli, Aurora Scotto di Minico, Alberto Strada, Nao Tsuda, Lido Vannucchi, Francesco Vaona, Marco Varoli, Jacopo Ventura, Gabriele Zanon Responsabile Amministrativo e Commerciale Aldo Ballestra ballestra@febeditoriale.com Grafica e impaginazione Gierre Print Service Srl via Carlo Goldoni 1 - 20129 Milano Stampa Tiber Spa - via Volta 179 25124 Brescia Editore F&B Editoriale Srl - P.I. 05605300960 Registrazione Roc n°15455 del 04/07/2007 Reg. al Trib. di Milano n. 720 del 27/9/2005 Lunedì 21 Febbraio Abbonamento Italia 6 numeri € 24

5 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 78 MARCHE 600 anni di Prosciutto di Carpegna Gio Pirovano 80 CATENE Caffè e light lunch per Lino’s Coffee Massimo Bargna 82 PARIGI L’eleganza dell’Albar Le Pont Neuf Giulia Marcucci 84 SFIZIOFOOD Il maiale trionfa in tavola Elena Bianco 90 LOCALI A Siracusa il Barcollo di Martina Manuela Caspani 92 QUARTIERI ALTI Il lusso del Dolomiti Lodge Alverà Elena Bianco ATTUALITÀ 8 Uomini e Vigne 20 Novità da stappare 22 Food Valley 30 Lodge & Spa 32 Business News 94 Cultura e Gusto 96 Verità nascoste RUBRICHE 6 Chez… chef 36 Mondo in pentola 88 Spiritbarman 98 Buona lettura Direttore Responsabile Barbara Amati Redazione via Carlo Poerio 2 20129 Milano tel. 02.47787220 FOOD&BEVERAGE ONLINE www.foodandbev.it Seguiteci su Food&Beverage vi dà appuntamento al 21 Aprile 2022 140 FEBBRAIO-MARZO2022 ANNO XVII P E R I P R O F E S S I O N I S T I E G L I A P P A S S I O N A T I TENDENZE A Firenze sempre più locali di fascia media SPECIALE Nei vini rossi vince il consumo localizzato Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. Legge 27/02/2004 N. 46) Art.1 – comma 1, LO/MI Krèsios, il “formicaio” di Giuseppe Iannotti RISTORANTI Mensile • Anno XVII • N°140 Febbraio-Marzo 2022 Foto ©Andrea Di Lorenzo 01-43_FeB_140.indd 1 16/02/22 12:18

6 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 … Chef Valentino Cassanelli Lux Lucis, Forte dei Marmi (Lu) A casa tua chi cucina? O cucino io o andiamo al ristorante Il tuo piatto preferito? I Passatelli in brodo di gallina La ricetta che ami di più cucinare? Le mie Una cenetta in pace: cosa ti prepari? I Passatelli in brodo di gallina La ricetta per conquistare è... La cucina è passionalità, per cui la ricetta passa in secondo piano rispetto all’esecuzione La tua cucina in una parola... Libera espressione di cucina italiana Il piatto che ti ha sorpreso di più? L’ultimo che ho inserito in carta e spero il primo della prossima Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? Amo la spensieratezza de I Pagliai e la maestria di Carlo Cracco Da quale collega vorresti andare a cena? Gianfranco Pascucci al Porticciolo Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? È sempre un momento di scambio quando un collega viene al Lux Lucis Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Nessuno Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Senza dubbio Artusi, per capirne di più Se non avessi fatto il cuoco... Non saprei, ho sempre amato la vita da cuoco Hai un budget illimitato: un ristorante a... A Londra, se penso a un ristorante incredibile Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? Sempre a me stesso, come nella vita … Chef Antonio Biafora Hyle, San Giovanni in Fiore (Cs) A casa tua chi cucina? Mia moglie, ma dalla nascita della piccola nel mio giorno libero cucino io Il tuo piatto preferito? Non esiste un piatto preferito, ma tante piccole preparazioni che rievocano emozioni e ricordi La ricetta che ami di più cucinare? Mi piace la semplicità Una cenetta in pace: cosa ti prepari? Dipende dalla migliore materia prima che trovo La ricetta per conquistare è... Essere se stessi La tua cucina in una parola... Personale Il piatto che ti ha sorpreso di più? Fegato di vitello crudo con nocciole di Diego Rossi Qual è il ristorante dove ti rifugi quando non vuoi cucinare? Dai miei colleghi calabresi ovunque Da quale collega vorresti andare a cena? Non sono ancora stato da Davide Caranchini, da Giacomo Sacchetto e da Alfio Ghezzi Per quale collega ti emozionerebbe cucinare? In realtà mi emoziona cucinare per chiunque Con chi faresti uno scambio di ristoranti? Con Luca Abbruzzino, di cui mi fido ciecamente Per quale personaggio reale o di fantasia ti piacerebbe cucinare? Per un personaggio politico importante Se non avessi fatto il cuoco... Probabilmente il direttore d’albergo Hai un budget illimitato: un ristorante a... Se è illimitato perché fermarsi a uno? Il guanto della sfida a chi lo lanceresti? A nessuno. Mi bastano quelle con me stesso Ci stupiscono, ci emozionano, ci fanno scoprire sapori nuovi e inaspettati, dando vita ad abbinamenti creativi o perfezionando piatti della tradizione; ma gli chef cosa mangiano? Che segreti nascondono? Quindici domande per scoprire i “vizi privati” dei grandi cuochi a cura di Carla Pacelli CHEZ…

8 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 UOMINI&VIGNE EVENTI Il Lambrusco sposa le cucine etniche Versatile, ricco di sfaccettature, il Lambrusco ha dalla sua una grande facilità di beva. Sono diverse le varietà di vitigno che hanno questo nome e che possono dar vita a vini dalle caratteristiche organolettiche assai diverse tra loro date dalle condizioni pedoclimatiche e ampelografiche proprie di ogni territorio. I Lambruschi modenesi sono rappresentati da quattro distinte Denominazioni: Lambrusco di Sorbara, Salamino di Santa Croce, Modena e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro. Nella zona di Reggio Emilia le Denominazioni sono rappresentate dal Lambrusco Reggiano e dai Colli di Scandiano e Canossa. Vini che hanno tante anime che sanno affascinare per la loro personalità. Tutti sono un buon accompagnamento a tavola e, come ha voluto dimostrare il Consorzio tutela Lambrusco Doc, si sposano bene anche con le cucine etniche, da quella giapponese alla sudamericana, dalla peruviana alla cinese. Abbinamenti fuori dagli schemi tradizionali che sono stati protagonisti di un tour di sei cene in sei ristoranti etnici di diverse città, da Perugia a Torino, da Roma a Milano. Ristoranti i cui chef hanno offerto interessanti proposte fusion con contaminazioni differenti. Così la cucina asiatica prende il meglio da Giappone, Cina e non solo, mentre la cucina sudamericana è influenzata da sentori orientali o contaminata da prodotti italiani come, ad esempio, il Prosciutto di Modena, partner dell’iniziativa. Coinvolti dal Consorzio, Il vizio di Perugia dove lo chef Marco Gargaglia ha spostato il Lambrusco di Sorbara a un piatto giapponese e il Koi Japanese Fusion Restaurant di Torino dove è stato proposto il Lambrusco di Modena. Il Grasparossa di Castelvetro è stato, invece, abbinato a una proposta dello chef Roy Cacares del Carnal Morso Sabroso di Roma e il Lambrusco Salamino di Santa Croce si è confrontato con la cucina peruviana del Pacifico di Milano. Sempre a Milano il Lambrusco Reggiano ha accompagnato i piatti asiatici del Mu Fish Oriental Taste, mentre la cucina del Gong Oriental Attitude si è abbinata al Lambrusco Colli di Scandiano e Canossa. FIERE Vinitaly, il Salone del vino aVeronadal 10al 13aprile Veronafiere conferma le date di Vinitaly che si svolgerà dal 10 al 13 aprile. Il Salone internazionale dei vini e dei distillati, che giunge alla 54esima edizione, non sarà posticipato (come è invece successo al Prowein di Düsseldorf) e i produttori e operatori tirano un sospiro di sollievo. A dare ulteriore conferma del corretto svolgimento della rassegna è stato il riconoscimento dello status vaccinale del Paese di origine, integrato dal tampone in caso di difformità rispetto a quello italiano, che riapre le porte alle migliaia di buyer e operatori esteri che scelgono le filiere del made in Italy rappresentate da Veronafiere e, al contempo, salvaguarda il business delle aziende espositrici. Veronafiere ha messo in campo investimenti promozionali e di incoming anche nelle aree obiettivo indicate dal Governo. Soddisfatto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, per il decreto Covid che consente agli operatori extra Ue immunizzati con vaccini non Ema di accedere in sicurezza alle fiere italiane. ARTE La forza della vite ne Il Vigore di Ornellaia Ornellaia svela Il Vigore, l’ultima Vendemmia d’Artista, il progetto che celebra ogni anno il carattere di ogni stagione, dedicata ad Ornellaia 2019. Il Vigore nasce dalla creatività di Nathalie Djurberg e Hans Berg. Il Vigore è la forza della crescita sana delle piante, è il carattere di un vino che cattura i sensi e proietta il gusto in un paesaggio naturale di energia, potenza, forza e vitalità. Il gusto e il corpo del vino lo trasportano in una dimensione dove il potere della natura è al centro dell’esperienza. L’ispirazione è stata l’annata 2019, caratterizzata da un clima molto variabile, con alternanza di freddo e pioggia e lunghi periodi di siccità e caldo. Ne è risultato un vino di grande finezza e ricchezza aromatica, potente, misterioso e intrigante, che al primo assaggio non svela tutte le sue sfaccettature, ma avvolge il palato nella curiosità di poterne cogliere le diverse sfumature. Dal 2019 il ricavato delle vendite è devoluto alla Fondazione Solomon R. Guggenheim a sostegno del programma Mind’s Eye.

9 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 FRIULI Ribolla Gialla green per Filare Italia Dal Gruppo Greenway nasce la Ribolla Gialla Spumante Brut a marchio Filare Italia: una filiera interamente green che fin dall’inizio ha fatto suo il principio della ecosostenibilità. La produzione è inserita in un circuito circolare che passa dall’agricoltura per approdare ai due impianti a biogas -che forniscono energia elettrica a settemila famiglie- e il cui scarto produttivo, il digestato, viene utilizzato come fertilizzante organico per la coltivazione della vite, riducendo così al minimo l’utilizzo di concimi chimici. “La ribolla gialla è un vitigno tipico della nostra zona -spiega Marco Tam, alla guida, insieme con Gabriele Gardisan, del Greenway Group- Nella versione brut diviene un vino più complesso e al tempo stesso contemporaneo, così da proporsi a un pubblico giovane”. La Ribolla Gialla Spumante Brut 2020 propone anche un’etichetta parlante, introdotta al momento in via sperimentale solamente per il mercato canadese: un Qr-code permette di accedere a una piattaforma audio che guida alla degustazione del vino, consiglia abbinamenti e descrive le fasi di produzione. COPPA DEL MONDO Villa Sandi partner di Snow Polo a St. Moritz Villa Sandi è stata Official Partner della Coppa del Mondo di Snow Polo di St Moritz che si è svolta nella cittadina elvetica dal 28 al 30 gennaio. L’evento elegge il Prosecco della cantina trevigiana a partner della manifestazione che rappresenta il primo e più prestigioso torneo di polo su neve da 37 anni. Per celebrare la partnership Villa Sandi ha realizzato un’esclusiva bottiglia prodotta in serie limitata e disponibile nell’e-commerce del Gruppo, oltre che nei migliori ristoranti, hotel ed enoteche elvetici. La cantina guidata dalla famiglia Moretti Polegato aveva una tribuna personalizzata da 300 posti in una posizione privilegiata di fronte al lago ghiacciato che ha ospitato le gare per i propri clienti e ospiti. Inoltre, ha dato vita a una serie di eventi nell’area lounge Villa Sandi a bordo del campo da gioco dove gli ospiti hanno degustato tre diverse interpretazioni di Prosecco abbinate ad appetizer con specialità tipiche. Nella foto, Diva Moretti Polegato con l’esclusiva bottiglia. SOSTENIBILITÀ A Cristina Mariani-May il Winwsa Award 2021 Cristina Mariani-May, proprietaria e Ceo di Banfi, è la vincitrice della seconda edizione del premio annuale della Women in Wine and Spirits Award 2021 (Winwsa) per la sostenibilità. Il concorso internazionale mira a dare un riconoscimento a quelle donne, del settore del vino e degli spiriti, che per le loro competenze e la loro capacità riescono a influenzare il mondo cui appartengono a livello globale. La 50 list of excellence viene stilata sulla base di quattro criteri: perspicacia e realizzazione professionale, impatto, contributo e visione. Il premio a Cristina Mariani-May è un riconoscimento alla sua capacità di spinta alla responsabilità sociale d’impresa di Banfi. Quello della sostenibilità è un tema molto caro all’azienda ilcinese, da sempre impegnata in pratiche moderne e sostenibili. MANIFESTAZIONI A Bologna debutta Sana Slow Wine Fair C’è attesa per la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto che si terrà a Bologna dal 27 al 29 marzo. A Bologna arriveranno cantine da tutta Italia e dall’estero: Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Macedonia, Montenegro, Perù, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Un giro del mondo insieme ai grandi vini che rispondono ai principi della Slow Wine Coalition e che sono ispirati dal Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto: sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e del ruolo culturale e sociale delle aziende vitivinicole nei propri territori. La manifestazione prevede anche una serie di iniziative come i convegni sul tema del manifesto Slow Food e momenti dedicati ai professionisti del settore.

10 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 UOMINI&VIGNE FRANCIACORTA Mattia Vezzola lascia Bellavista “Quarant’anni meravigliosi, in cui non solo abbiamo fatto vini straordinari e creato un brand riconosciuto a livello mondiale, ma abbiamo costruito una grande azienda, con persone eccezionali al nostro fianco, supportati da un profondo rapporto di stima e di amicizia”. Con queste parole Vittorio Moretti ha salutato Mattia Vezzola, l’enologo artefice del successo di Bellavista che a fine anno ha concluso la sua lunga esperienza in azienda, dalla prima vendemmia del 1981. Un grande professionista, uno dei primi a capire le potenzialità della Franciacorta e a intuire che la forza delle bollicine risiedeva nei suoli, nei microclimi, nelle vigne di questa terra: “Bellavista gli deve molto, ma anche tutta la Franciacorta”, rimarca il patron del Gruppo Terra Moretti. Dal canto suo, Mattia Vezzola potrà ora dedicarsi a tempo pieno alla propria azienda, Costaripa, nata nel 1928 a Moniga del Garda, nel cuore della Valtenesi, e che festeggerà a breve 100 vendemmie. Qui indirizza tutta la sua esperienza alle uve groppello dando vita a vini rosati che si distinguono per “gentilezza” e pregio. INIZIATIVE Al Relais San Maurizio nasce il Wine Club Dalla passione per il vino del Relais San Maurizio, 5 stelle lusso a Santo Stefano Belbo (Cn), nasce il San Maurizio Wine Club che offre una selezione di etichette di pregio. Quella del wine club è una cultura che ha iniziato a diffondersi in California negli anni ’70 per creare e mantenere un legame tra produttori e clienti, anche una volta rientrati a casa. Il progetto del Relais San Maurizio propone un wine club con una piattaforma online dove i soci possono contare su un servizio di wine concierge, a disposizione per consigli e suggerimenti su etichette e annate, una sezione Shop -un e-commerce con oltre duecento etichette- e una sezione Club, con la possibilità di abbonarsi a una delle due formule annuali (Enthusiast e Connoisseur) che prevedono la spedizione di vino due volte l’anno direttamente a casa, in tutto il mondo, senza alcun costo aggiuntivo, benefit esclusivi “a distanza” e in struttura con i produttori ospiti del progetto, meeting online di approfondimento, visite nelle cantine. NOMINE Cambria presidente del Consorzio Etna Doc Francesco Cambria è il nuovo presidente del Consorzio tutela vini Etna Doc. Amministratore della cantina Cottanera, Cambria ha al fianco come vicepresidente Seby Costanzo dell’azienda Cantine di Nessuno. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre confermato il direttore Maurizio Lunetta che ha già ricoperto il ruolo negli ultimi due anni. Tra le priorità della nuova governance ci sarà il consolidamento del percorso fin qui attuato nel rafforzare e tutelare la Denominazione, accrescere la sostenibilità del territorio e rendere operative le scelte strategiche di indirizzo del precedente consiglio. Tra gli obiettivi più importanti c’è anche quello di porre le basi per iniziare l’ambizioso percorso per il raggiungimento della Docg per i vini che nascono alle pendici del Vulcano più attivo d’Europa. RISULTATI 2021, un anno positivo per Serena Wines 1881 Serena Wines 1881 supera i risultati del 2019 (81,6 milioni) con circa 84 milioni di euro di fatturato. L’azienda vitivinicola di Conegliano (Tv) ha prodotto circa 375 mila ettolitri, in ripresa del 28% sul 2020, il che si traduce in circa 26milioni di bottiglie da 0,75 litri, 7 milioni da 0,20 litri e oltre 550 mila fusti in acciaio. Oggi Serena Wines 1881, appartenente da cinque generazioni alla stessa famiglia, si colloca per volume di produzione tra i primi dieci produttori del Prosecco Doc, realizzando il 56% delle vendite sul mercato nazionale, per il 94% nel canale horeca. Per l’estero, tra i progetti della società vi sono, in particolare, il consolidamento del mercato americano e l’avvio di iniziative di espansione nel continente asiatico. Produttrice di vini spumanti e frizzanti, in primis Prosecco Doc e Prosecco Docg, l’azienda ha puntato anche sul Prosecco Rosé che, da solo, ha raggiunto in breve tempo un peso sui ricavi fra l’8% e il 9% (+25% la crescita stimata Oltreoceano). In più, l’azienda vanta un’ampia proposta di vini fermi, come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon fra i bianchi, e Merlot, Cabernet e Refosco tra i rossi. Nella foto, il Ceo Luca Serena.

12 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 UOMINI&VIGNE INAUGURAZIONI La nuova cantina di Gerardo Cesari Gerardo Cesari, la storica azienda veronese fondata nel 1936 e dal 2014 di proprietà del Gruppo Caviro, ha inaugurato la nuova cantina di Fumane, nel cuore della Valpolicella Classica. Dedicata al l ’appassimento, alla pigiatura e alla fermentazione dell’Amarone e del Ripasso, la struttura è moderna ma rappresentativa della storicità dell’azienda che vanta 85 anni si storia. Realizzata con un investimento di circa 20 milioni di euro, consentirà di raggiungere un volume produttivo di 4 milioni di bottiglie l’anno. Nella prima fase è stato realizzato un fruttaio all’avanguardia con avanzate tecnologie di controllo dell’umidità che incanalano l’aria naturale della valle per massimizzare la qualità dell’appassimento delle uve. Al fruttaio sono state affiancate una cantina di vinificazione e una cantina di stoccaggio interrata in grado di ospitare fino a cinque annate di Amarone. Completano la struttura un magazzino di imbottigliamento, due sale degustazione e un negozio, arredato con gli elementi distintivi che richiamano il territorio. In tutto l’azienda produce 3,5 milioni di bottiglie. CONSORZI Un2021daricordare per ilBrunellodiMontalcino Quasi 11,4 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino immesse sul mercato nel 2021 -il 37% in più rispetto al triennio precedente- con oltre un milione di Riserve (+108% sul 2020); prezzomediodello sfusoa+28%e giacenze in cantina dell’imbottigliato ai minimi storici (-38% su dicembre 2020). Il 2021 è stato un anno entusiasmante per le venditedi Brunello, ma anchedel Rossodi Montalcino (+10% sul 2020, a 4,6 milioni di bottiglie), secondo l’analisi del Consorzio basata sui dati dell’ente certificatore Valoritalia relativi ai contrassegni di Stato. “Si chiude un biennio d’oro per il mercato del nostro vino di punta, con incrementi rispettivamente del 12%e del 27% -spiega il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci- Ora l’obiettivo è cementare il posizionamento conquistato. A fine febbraio saremo a New York con i nostri produttori per un’edizione statunitense di Benvenuto Brunello, mentre è allo studio un nuovo evento speciale dedicato al Rosso di Montalcino, un prodotto che conferma sempre più una propria identità e un potenziale importante”. CHAMPAGNE Fusione fra Castelnau e Nicolas Feuillatte Crvc-Champagne Castelnau e Centre Vinicole-Champagne Nicolas Feuillatte si sono fusi dando il via a una delle più importanti operazioni della Champagne. L’accordo porterà alla creazione di una nuova cooperativa, la Terroirs et Vignerons de Champagne, con ricavi complessivi di quasi 290 milioni di euro per circa 20 milioni di bottiglie. Ma l’obiettivo è arrivare entro cinque anni a 300 milioni di fatturato e a 24 milioni di bottiglie, con il 5% di quota di mercato a volume. Le due realtà francesi valgono 3 mila ettari di vigneti e 6 mila viticoltori, che rappresentano quasi il 9% della Denominazione. “La creazione di questo nuovo Gruppo riflette il continuo consolidamento di un numero sempre maggiore di attori in Champagne, nonché la necessità di una ristrutturazione del modello cooperativo -spiega Véronique Blin, presidente di Nicolas Feuillatte- È una risposta alla spirale discendente delle vendite osservata dall’ultima crisi in Champagne nel 2008, dove la Denominazione ha visto la perdita di 40 milioni di bottiglie sul mercato francese”. Christophe Juarez, già Ceo di Nicolas Feuillatte, è stato nominato Ceo del Gruppo. NOMINE Cappellini presidente del Distretto del Chianti Luigi Cappellini, titolare del Castello di Verrazzano di Greve in Chianti, è stato nominato presidente dell’Associazione del distretto rurale del Chianti. Fare sistema per attrarre investimenti e promuovere la qualità del territorio è il presupposto su cui si fonda il Distretto nato nel 2017, nell’area corrispondente alla zona di produzione del vino Chianti Classico Gallo Nero. Coinvolte nel Distretto, le Amministrazioni comunali del territorio assieme al Consorzio Vino Chianti Classico, al Consorzio Olio Dop Chianti Classico e alla Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico. Obiettivo comune è favorire l’integrazione economica e sociale, culturale e turistica, nel rispetto della conservazione e riproduzione degli equilibri naturali per arrivare a una programmazione condivisa degli interventi.

13 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 Il nuovo Rum Don Papa e l’Americano Bianco Sirene Sono stati presentati al Doping Club di Milano il nuovo Don Papa, Single Island Rum prodotto nelle Filippine, e l’Americano Bianco di Liquori delle Sirene, aperitivo naturale in cui è protagonista la genziana. Sono stati accompagnati da deliziosi appetizer, come il Ceviche di branzino, il Mini-tacos farcito con gambero argentino Barbara Amati Un 2021 da incorniciare per Rinaldi1957: il fatturato ha superato i 20,8 milioni di euro (+45%) e il brand principale del portafoglio, Don Papa ha superato nei volumi la Spagna. Inoltre, l’azienda ha appena lanciato un nuovo Rum Don Papa, più secco rispetto al precedente commercializzato con la nuova etichetta Don Papa Baroko. Gabriele Rondani, direttore marketing e Pr di Rinaldi1957 che lo distribuisce, l’ha proposto in degustazione al The Doping Club di Milano. “Don Papa è l’originale Single Island Rum dalle Filippine, ispirato da Papa Isio, eroe rivoluzionario e sciamano dell’Isola di Negros -ha ricordato Rondani- Maturato ai piedi del Monte Kanlaon, Don Papa matura in botti di quercia ex-Bourbon ed ex-Rioja per ottenere profondità di sapori: al naso ha note fragranti di scorza di agrumi, mango e nocciole arrostite e al palato sentori importanti di frutta, crema di vaniglia e toffee; il finale regala rotondità grazie ai sentori di quercia tostata delle botti. Come dicono a Negros, è un rum che merita di essere degustato liscio”. Gabriele Rondani ha anche presentato un nuovo prodotto di Liquori delle Sirene (azienda distribuita da Rinaldi1957), l’Americano Bianco Sirene, un aperitivo naturale che nasce dal blend tra i vini bianchi intorno al Lago di Garda e le singole macerazioni di diverse botaniche. “Quella del vino amaricato (non il cocktail) è una usanza che ha radici lontane e si collega al Piemonte -ha spiegato Elisa Carta, titolare e creatrice di Liquori delle Sirene- La genziana caratterizza questa categoria di prodotto e lo differenzia dai vermouth in cui la pianta amaricante è l’assenzio. Mia nonna Carlina, la prima alchimista di famiglia, preparava una sorta di vermouth che aromatizzava con erbe e spezie: aggiungeva delle piante amare e lo chiamava amodo suo ‘vin amaricà’ (vino con sentori amari). Da qui l’idea di riprendere la creazione di quel particolare tipo di bevanda, un po’ amara e naturale, come tutti i prodotti di Liquori delle Sirene”. È costituito al 75% dal Trebbiano di Lugana e al 25% dalle botaniche che provengono dalla zona del Monte Baldo, a ridosso del Lago di Garda, come la viola del pensiero, l’anice e lamenta. Altre piante vengono dal Sud Italia (come l’arancia dolce) e da altre zone del mondo vocate per la loro coltivazione, come il coriandolo e il pepe nero; ha una gradazione di 17° alcol. È ideale bevuto da solo on the rocks, oppure in accompagnamento a gin o mezcal, ma è perfetto in un Martini cocktail. Presentati dal bar manager di The Doping Bar, Alberto Corvi, gli abbinamenti food sono stati curati dallo chef resident Luigi Gagliardi che ha proposto Ceviche di branzino, condito con yuzu, mela verde, sedano, sale, pepe, maracuja, lime e anellini di jalapeño abbinati all’Americano Sirene. Il Mini-tacos farcito con gambero argentino reso croccante da un passaggio con cannello, guarnito con salsa guacamole e petali di cipolla, ha accompagnato il cocktail Le Fleurs du Mal composto da Rum Don Papa, Americano Rosso Sirene, Tè Jardin Bleu, Granatina e cubetti di ghiaccio. Infine, Don Papa liscio è stato abbinato a un Tiramisù con un biscotto al cioccolato. Una versione più secca per il pregiato rum distribuito da Rinaldi1957 e un aperitivo naturale amaricato, unione fra il Trebbiano di Lugana e le botaniche del Monte Baldo PRODOTTI

14 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 Enrosadira, Rosé Brut firmato Ruggeri Prodotto con il metodo Charmat che s’intreccia con lo storico Metodo Ruggeri, Enrosadira è uno spumante che sosta sui lieviti almeno sei mesi, dal colore rosato e dal perlage fine, dalla cremosità avvolgente ed elegante. Come è nella tradizione d’eccellenza della prestigiosa cantina di Valdobbiadene Barbara Amati VALDOBBIADENE Ha un nome prezioso e fortemente evocativo che richiama lo spettacolo onirico di luce che avviene durante il sorgere e il calar del sole, quando le colline vengono avvolte da tenui nuance rosa. È Enrosadira, l’inedito Spumante Rosé Brut, 100% Pinot nero, che porta l’inconfondibile firma Ruggeri. Vinificato secondo la tradizione spumantistica di Valdobbiadene con il metodo Charmat, Enrosadira si intreccia con lo storico Metodo Ruggeri, in cui sono protagonisti l’affinamento prolungato e l’eccellenza delle uve. Ruggeri prosegue quindi la sua mission pionieristica e abbraccia nuovi orizzonti nelle bollicine rosate. La casa spumantistica di Valdobbiadene allarga, infatti, i confini noti del perlage applicando il Metodo Ruggeri alle uve Pinot nero in purezza: grazie al suo affinamento prolungato in autoclave e alla successiva maturazione in bottiglia, Enrosadira segna un nuovo traguardo nella storia della cantina di Valdobbiadene e si aggiunge alla linea de Le Selezioni, ampliando la gamma d’eccellenza offerta da Ruggeri. Il Metodo Ruggeri dona una struttura complessa e virtuosa al vino, conferendo una sorprendente profondità. Enrosadira nasce dalla vinificazione in purezza delle uve Pinot nero che rimangono pochissime ore a contatto con le bucce prima della separazione del mosto e della fermentazione a una temperatura controllata di 20°C. In seguito, il vino base viene preparato per la presa di spuma e una lenta rifermentazione in grandi recipienti chiusi a 14-15°C, con successiva sosta sui lieviti di almeno 6 mesi. L’armonia che emerge dal tenue colore rosato e dal perlage fine trova conferma anche al palato, grazie a una cremosità avvolgente ed elegante. Nel solcodell’innovazione edell’innatapropensione di Ruggeri verso la longevità, anche Enrosadira si presenta con tutte le qualità necessarie per vincere la sfida del tempo, mostrando negli anni inedite e piacevoli complessità. Inoltre, la sua spiccata personalità e l’elegante espressione lo rendono un vino a tutto pasto particolarmente versatile negli abbinamenti: dagli spaghetti di grani antichi con pesto di zucca e mandorle fino alla tradizionale parmigiana di melanzane, passando per un delicato salmone in crosta ed erbe fini. Con Enrosadira, Ruggeri ha voluto fondere l’incanto e il mistero della luce, dei profumi e dei sapori donati dalla natura all’arte spumantistica, inserendosi nel momento d’oro che stanno vivendo i rosati: nel mondo, le bollicine rosé valgono circa il 4% della produzione totale di spumanti e il consumo di vini rosati è passato da 2,2 miliardi del 2002 a 2,8 miliardi nel 2019. Non c’è dubbio che il futuro degli spumanti rosé sia, davvero, roseo. Enrosadira, proposto nella classica elegante bottiglia Ruggeri, con etichetta e capsula rosa, è disponibile anche in un ricercato cofanetto nel wine shop della cantina a Valdobbiadene e nell’esclusivo Wine Club online (wineclub.ruggeri.it). Un inedito Spumante prodotto con uve Pinot nero completa la linea de Le Selezioni. Dall’affinamento prolungato, evoca lo spettacolo di luce al sorgere e al calar del sole, quando le colline sono avvolte da nuance rosa

16 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 UOMINI&VIGNE PARTESA Liq.ID, otto spirit per la mixology Upper spritz, gin, rume vodka: Partesa, società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca, riunisce e ridisegna i suoi spirit private label nella nuova linea Liq.ID. Liq come Liquori -il mondo degli spirit protagonisti dell’arte della mixology- e ID come identità a rappresentare l’accurata selezione di Partesa, resa iconograficamente anche con il marchio a forma di impronta digitale, sigillo di qualità e promessa di unicità, impresso su ogni bottiglia. Le otto referenze Liq.ID si caratterizzano per il nuovo design, moderno e colorato con le etichette illustrate a mano. Del gruppo fannoparteUpper Spritz al quale l’infusione in erbe e radici conferisce unicità e facilità di miscelazione, Grayson’s Gin, London dry gin di scuola tradizionale Cabo Rojo, disponibile nelle varianti Carta Oro e Carta Plata, il rum caraibico di scuola spagnola, vodka Rajssa, dalla purezza sorprendente, pulita al gusto e senza profumi nella versione Pure Grain e nelle tre varianti Fruit: Pesca, Fragola e Menta. SICILIA Dolce&Gabbana veste Tancredi di Donnafugata Artigianalità, creatività, eccellenza e innovazione si fondono nel rosso Tancredi della siciliana Donnafugata, così come negli abiti sartoriali della Maison Dolce&Gabbana. Il sodalizio tra queste due realtà è nato con la “vestizione” da parte degli stilisti delle edizioni limitate del Tancredi 2016 e 2017 e ora, con l’annata 2018, l’intera produzione del rosso siciliano entra permanentemente a far parte della gamma di vini Dolce&Gabbana e Donnafugata, insieme al rosato Rosa e alle ultime produzioni di pregio dell’Etna, il bianco Isolano e il rosso Cuordilava. Tancredi, nato nel 1990 dall’unione all’epoca innovativa tra un vitigno internazionale e un autoctono, il cabernet sauvignon e il nero d’Avola, ha fatto scoprire l’eccellenza enologica siciliana a livello internazionale. Tancredi 2018 ha colore rosso rubino intenso; conquista per il bouquet fruttato di prugna e mirtilli arricchito da delicate note speziate. In bocca è pieno e avvolgente con un finale armonico e persistente; è un vino dal grande potenziale di invecchiamento. RESTYLING Bellussi rinnova le etichette Sculture Bellussi, la cantina di Valdobbiadene conosciuta e apprezzata per i suoi Prosecco, ha rinnovato le bottiglie e le etichette della sua linea più importante. Dopo essere stata una delle prime cantine a personalizzare le proprie bottiglie, ha rivisitato la linea Sculture. Se il punto di partenza è costituito sempre da un disegno tecnico sulla base del quale viene fuso lo stampo in acciaio o in ghisa, il risultato è una bottiglia dal design elegante. La nicchia emblema di Sculture è stata ingrandita e l’etichetta, caratterizzata da una microincisione in oro su sfondo scuro e opaco, è stata ampliata per superare il minimalismo che contraddistingueva le etichette precedenti e conferire loro una funzione descrittiva rendendo il brand Bellussi più impattante, in rilievo 3D oro. La capsula della bottiglia è stata ridotta in altezza e, al contempo, per conferire maggiore eleganza e slancio alla bottiglia, il collare è stato posto più in alto e ridisegnato, coordinato all’etichetta. MONTEPULCIANO Inmarzo l’Anteprima del VinoNobile L’ Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ritorna dal 26 al 28 marzo alla Fortezza di Montepulciano (Si). I produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. L’Anteprima si aprirà ufficialmente il 24 marzo con la giornata dedicata alla stampa internazionale e nazionale (ormai già sold-out), appuntamento durante il quale, oltre alla degustazione comparativa delle nuove annate, si svolgerà la cerimonia di assegnazione del rating all’ultima vendemmia, la 2021. Nella stessa giornata è in programma anche la consegna degli omonimi premi in memoria di Giulio Gambelli, destinato a un giovane enologo, e del giornalista americano e toscano d’adozione Kyle Phillips, a un giovane giornalista, entrambi promossi dall’Associazione stampa enogastroagroalimentare della Toscana (Aset).

www. FOOD AND BEV .it L’enogastronomia a portata di click www.foodandbev.it DISTRIBUZIONE 2021, un anno da record per Pietro Pellegrini Pellegrini Spa chiude un 2021 da record facendo registrare numeri in crescita in termini di fatturato e di nuovi inserimenti a catalogo. Dopo un 2020 chiuso in flessione del 28%, l’azienda di Cisano Bergamasco ha recuperato con un +58% rispetto al 2020 che ha spinto il fatturato a 19,8 milioni di euro con un +29% rispetto al dato pre pandemia. “Il 2021 ha visto un’estate in ripresa per l’horeca -spiega Pietro Pellegrini, presidente di Pellegrini Spa- e questo ci ha aiutato a risollevare l’anno dopo i vari periodi di lockdown, ma, a differenza di quanto successo nel 2020, la ripresa si è protratta anche in autunno con la conseguenza che diversi nostri prodotti, in particolare gli Champagne, si sono esauriti già a ottobre, persino prima di quanto accadeva in periodo pre Covid”. La crescita, che ha visto il numero di bottiglie vendute tornare a oltre un milione e mezzo, è stata trainata da una vera e propria impennata nelle vendite, in particolare nella categoria dei vini spumanti metodo tradizionale. E con lo scopo di rafforzare ancora di più la propria offerta, Pellegrini ha scelto di proporre nuove etichette inserendo a catalogo produttori in linea con la filosofia che da sempre contraddistingue l’azienda: ricerca costante di prodotti di alta qualità e di realtà che producono vini esclusivamente con uve provenienti da vigneti di proprietà o condotti direttamente. Così, ecco Tercic, a San Floriano del Collio: negli oltre nove ettari di vigneti di proprietà, la famiglia Tercic produce sei tipologie di vino bianco e un vino rosso, tutti fortemente identitari dello stile del produttore e del territorio di provenienza. Dalla Champagne, e precisamente dall’Aube, arriva Jean Velut, récoltant manipulant di Montgueux; partendo dalla cuvée base, Première Temps, sono necessari almeno 30 mesi di attesa, il doppio del minimo previsto dal disciplinare dello Champagne. Domaine Gueguen è, invece, nel cuore dello Chablis (Francia): 36 ettari vitati e vini che sono pura espressione del territorio, frutto di un know-how artigianale. A queste etichette se ne aggiungono altre provenienti da aziende del Sudafrica: Mooiplaas Wine Estate e Rhebokskloof. Situata sulle colline di Stellenbosch che si affacciano su Cape Town, Mooiplaas è una riserva naturale privata con oltre 100 ettari di vigneti coltivati con metodi tradizionali e tecniche artigianali dai fratelli Roos. Rhebokskloof si trova, invece, nella storica Paarl Valley, a est di Cape Town: la winemaker Rolanie Lotz lavora per esprimere l’unicità del terroir, preservando l’aroma e il carattere naturale fruttato dell’uva (pellegrini.net).

18 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 UOMINI&VIGNE EVENTI Chianina&Syrah una tre giorni di confronto Torna dal 11 al 13 marzo a Cortona la quinta edizione di Chianina & Syrah, tre giorni di incontri con i Syrah di Cortona, un evento che unisce in un importante sodalizio gastronomico due eccellenze del territorio toscano: i grandi vini della Cortona Doc e la Chianina Igp. Quest’anno la novità saranno i produttori di Syrah provenienti da altre regioni d’Italia e dall’Europa per una tre giorni che candida Cortona a diventare capitale e laboratorio del Syrah in Italia. Momento clou dell’evento organizzato dal Consorzio Vini di Cortona è il simposio internazionale Cortona Città della Syrah, giornata di confronto tra tecnici, ricercatori e produttori, con un premio per celebrare la storia di questa città e del suo vino. Ci saranno anche chef stellati come il modenese Luca Marchini e l’umbro Paolo Trippini e sono previste masterclass sul taglio della chianina, banchi di degustazione, numerosi cooking show e approfondimenti sul tema dell’hamburger di chianina, del gelato artigianale e del connubio con il sigaro toscano. COMPETIZIONI Lady Drink, a Riccione con le barlady Torna Lady drink, l’appuntamento dedicato alle barlady di tutta Italia, competizione al femminile dedicata alle professioniste dellamiscelazione. Si svolgerà l’11 aprile all’Hotel Corallo di Riccione con una giuria di esperti e un pubblico collegato in diretta streaming. Un momento importante per celebrare la professionalità, la creatività e il gusto delle donne anche in un mestiere storicamente appannaggio degli uomini, ma che da anni si arricchisce di una presenza femminile sempre più cospicua in grado di alzare costantemente l’asticella degli standard qualitativi e dell’innovazione. Lady drink è l’evento che per primo ha dato l’opportunità alle barlady di diventare protagoniste, grazie alla visione del suo fondatore Danilo Bellucci. Quest’anno si celebra il 25° anniversario della manifestazione che dal 1996 continua a riscontrare crescenti successi ed è tuttora riferimento del settore anche come momento di formazione, crescita professionale e scoperta di nuove talentuose professioniste. Saranno 3 le categorie in gara: pre dinner, after dinner, long drink. Le vincitrici di ogni categoria si disputeranno il premio Lady drink 2022, 25° Anniversario. ABBINAMENTI Le Famiglie dell’Amarone e il Capodanno cinese L’ associazione Le Famiglie Storiche ha scelto di celebrare l’appuntamento con il Capodanno Cinese abbinando l’Amarone della Valpolicella in modo diverso e contemporaneo alla cucina cinese, facendo propria la forza e il coraggio della Tigre a cui è dedicato il 2022 secondo l’oroscopo cinese. Così, lo chef Zhang Guoqing del ristorante Bon Wei di Milano ha studiato uno speciale menu in abbinamento con gli Amarone prodotti dalle 13 famiglie dell’associazione. Il menu celebrativo per l’Anno della Tigre ha seguito i canoni del pasto cinese, con un dim-sum misto con jaozi beneauguranti (ravioli chiusi a saccottino), una delicata zuppa, un classico ma ricco riso saltato e poi quattro portate importanti: un manzo, un’anatra e un pesce grasso come la cernia gialla, oltre al taro pastellato. L’evidente complessità aromatica dell’Amarone ben si accosta alle salse speziate e alle ricche materie prime usate nelle preparazioni cinesi. Una proposta di abbinamenti che invita a uscire dagli schemi classici. NOMINE Guarise nuovo Ad di Collis Veneto Pierluigi Guarise è il nuovo Amministratore delegato di Collis Veneto Wine Group. “L’obiettivo è implementare l’integrazione del Consorzio cooperativo mettendola a sistema per favorire la crescita, recuperare ulteriore efficienza e coesione -spiega Guarise- Collis ha grandi potenzialità ancora inespresse e il privilegio di poter contare e governare il patrimonio vitivinicolo dei nostri soci conferitori rappresenta un ottimo punto di partenza per arrivare al mercato con un progetto di filiera organico, efficiente, di qualità, grazie anche a una completa integrazione fra la parte agronomica ed enologica. La sfida è quella di crescere, creare valore per i soci migliorando i servizi e ottimizzando la redditività dei viticoltori e, al tempo stesso, contribuendo a creare valore nelle società partecipate”. Collis Veneto Wine Group ha un fatturato aggregato di 250 milioni di euro e produce 85 milioni di bottiglie.

19 Food&Beverage |febbraio-marzo 2022 Il successo del Prosecco supera i 700 milioni di bottiglie Il successo delle Denominazioni del Prosecco si spiega con il grande sforzo effettuato dai Consorzi di tutela e che vede oggi il consumatore riconoscere a questi vini valori come la sostenibilità della filiera produttiva e la salvaguardia dei territori. A questo bisogna aggiungere la ricerca di nuovi canali di vendita e innovazioni nella comunicazione e promozione Francesco Torlaschi Dopo un 2020 in cui, anche grazie al successo immediatodel ProseccoRosé, è stata registrata una crescita che portava laDenominazione a varcare la soglia del mezzomiliardo di bottiglie, nel 2021 il Prosecco Doc, la Denominazione presieduta da Stefano Zanette, ha registrato un ulteriore balzo in avanti con una crescita del 25,4%, raggiungendo 627,5 milioni le bottiglie di Prosecco Doc vendute di cui 71,5 milioni nella versione Prosecco Doc Rosé. Il dato più interessante è quello relativo alla valorizzazione della singola bottiglia che all’export, in dollari, ha superato il 4%. I pilastri sui quali si incentra la politica del Consorzio si fondano sulla sostenibilità a 360° -da quella ambientale a quella economica e sociale- accompagnata dalla volontà di far sì che alla crescita in volume corrisponda una crescita dei valori, e non solo in senso economico. Inoltre, la Denominazione ha conquistato i mercati internazionali: nei primi tre trimestri del 2021 la quota export ha incassato un lusinghiero +30%. Buone notizie arrivano anche dalla Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg per la quale il 2021 “ha rappresentato, come per tutta l’economia, un momento di transizione -spiega Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela- Per la Docg è stato un anno in cui siamo riusciti a raggiungere grandi risultati quantitativi, superando i 100 milioni di bottiglie, ma il traguardo che tagliamo con maggior orgoglio è quello della qualità. Il consumatore continua a riconoscerci un valore di cui siamo fieri, frutto della sintonia raggiunta con i consumatori, in particolare rispetto ai valori come la sostenibilità della filiera produttiva e la tutela dei territori”. Risultati positivi frutto del grande sforzo che la Denominazione ha affrontato nel difficile anno precedente per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato che hanno comportato la ricerca di nuovi canali di vendita e di innovazioni nelle attività di comunicazione e promozione: per il mercato italiano risultano in crescita rispetto all’anno precedente le vendite nella Grande distribuzione (+24% in volume e in valore tra ottobre 2020 e ottobre 2021), per quello estero si stimano incrementi in valore vicini al 30%. Il 2021 è stato molto positivo anche per l’Asolo Prosecco che ha superato i 21 milioni di bottiglie. Nel 2020 si era già affermato al quarto posto in Italia fra le Denominazioni del settore spumantistico, confermando un trend positivo in costante crescita. “Il successo dell’Asolo Prosecco è intimamente legato alla sua origine -commenta il presidente del Consorzio, Ugo Zamperoni- Ci troviamo in un territorio straordinario, dove la vegetazione, con i vigneti al limitare del bosco, è in perfetto equilibrio con l’uomo e la sua storia. Il vino per noi è cultura: anche per questo abbiamo deciso di sostenere con una campagna la candidatura di Asolo a Capitale Italiana della Cultura 2024”. Inoltre, la città veneta è stata anche ufficialmente candidata nel 2020 a Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Asolo Prosecco Doc hanno registrato nel 2021 positive performance di vendita. Puntando su sostenibilità, promozione e spingendo sulla qualità DENOMINAZIONI

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